“Nel quadro europeo i numeri dell’Italia si possono considerare tra i migliori ma è evidente che l’allarme dell’Oms va considerato con la massima attenzione e ci richiede di insistere con la campagna di vaccinazione”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla prosecuzione della campagna vaccinale, ha commentato la preoccupazione manifestata ieri dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Agenzia europea del farmaco riguardo il ritmo in cui ha ripreso a diffondersi la pandemia in Europa. Il direttore per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge, aveva pronosticato altri 500 mila morti da Covid-19 se l’attuale tendenza dovesse continuare, mentre il responsabile vaccini dell’Ema, Marco Cavaleri, aveva spiegato come la quarta ondata sia già arrivata nel Vecchio continente.
Aumentano le regioni a rischio
In Italia, secondo il monitoraggio dell’ Istituto superiore di sanità, tutte le regioni sono a rischio moderato. Cresce infatti l’incidenza settimana che supera i 50 casi ogni 100 mila abitanti come anche l’indice di trasmissibilità che arriva a 1,15. Aumentano anche i posti letto occupati negli ospedali.
Speranza: “Lavoreremo per estensione terza dose”
“Le mascherine restano obbligatorie al chiuso ma vanno usate in tutti i casi in cui c’è un rischio di assembramento”, ha ammonito ancora il ministro Speranza, soffermandosi anche sui temi della dose booster, che dovrebbe essere allargata ad ulteriori fasce generazionali, e della terza inoculazione, raccomandata a tutti i fragili, a coloro che hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson e agli over60. Speranza rivendica, inoltre, l’importanza e il successo del green pass, “strumento che gli italiani hanno imparato ad utilizzare ed apprezzare” sulla cui modalità di utilizzo non sono al momento previste modifiche. Sullo stato di emergenza, invece, conferma che “il governo deciderà nelle giornate immediatamente precedenti alla scadenza”.
Figliuolo: “87,7% degli italiani ha copertura”
Il commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, invece, ha delineato un quadro preciso sulla situazione della campagna vaccinale, assicurando, inoltre, la fornitura completa di terze dosi per tutti i cittadini a cui dovranno essere somministrate. “Siamo all’83,3% di vaccinati con ciclo completo, circa 45 milioni di cittadini. Coloro che hanno fatto almeno una dose sono oltre 46 milioni, pari all’86%, a cui possiamo sommare i 600 mila guariti: questo ci porta all’87,7% di persone che hanno una qualche copertura. “Ieri – ha proseguito – abbiamo superato le 110mila terze dosi effettuate. Il picco quotidiano di terze dosi di vaccino somministrate che ci aspettiamo, lo avremo tra dicembre e febbraio. In molte regioni sono stati razionalizzati gli hub, ma questa è una scelta condivisa con noi: non avremo più i picchi della vecchia stagione, non arriveremo mai sopra le 350mila somministrazioni al giorno di picco massimo”.
Locatelli: “Pandemia dei non vaccinati”
In conferenza stampa, infine, è intervenuto anche il coordinatore del Cts, Franco Locatelli, parlando di “pandemia dei non vaccinati” e spiegando come in questo momento “il rischio di sviluppare la patologia grave e fatale è significativamente diverso tra chi è vaccinato e chi non lo è”. Locatelli ha dichiarato che l’Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata del farmaco antivirale orale per il Covid-19 molnupiravir, autorizzato in Gran Bretagna.