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HomeEconomia Telecom- Open Fiber: il nuovo accordo per la rete unica

Da Tim l'ok alla rete unica
Gubitosi rilancia l'accordo
con Open Fiber

L'11 novembre il cda straordinario

A Piazza Affari Tim sale del +3%

di Francesca Massimano05 Novembre 2021
05 Novembre 2021

Luigi Gubitosi arriva nella sede Tim per il Cda di Telecom, Roma, 24 settembre 2018. ANSA/ANGELO CARCONI

L’amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, è pronto a rinunciare al controllo della rete di Telecom Italia per rilanciare l’accordo con Open Fiber per la creazione di una società per la rete unica.

Il piano di fusione, revisionato dopo le preoccupazioni da parte della Commissione Ue sulla possibilità di un monopolio nelle comunicazioni, sembra incontrare il favore del governo. Nel nuovo documento, Tim conserva  una partecipazione di minoranza nella nuova società che nascerebbe dal matrimonio tra FiberCop (rete secondaria) e Open Fiber. Il cambio di posizione di Tim, che finora aveva sempre mostrato la volontà di mantenere il controllo dell’infrastruttura, potrebbe modificare il corso del prossimo cda, previsto l’11 novembre e chiesto da Vivendi, il maggior azionista di Tim con il 23,7%, per una riorganizzazione del business.

A seguito delle indiscrezioni sul futuro della rete, oggi il titolo in borsa di Tim è salito di +3% dopo una settimana di perdite causate dai deludenti profitti dell’ultimo trimestre. Decisiva, per questa operazione, la presenza di Cassa depositi e prestiti, che possiede il 60% di Open Fiber e il 10% di Tim. La settimana scorsa Luigi Gubitosi aveva sottolineato l’ottimo rapporto con il nuovo amministratore delegato di Cdp Dario Scannapieco, che il mese prossimo presenterà il piano strategico della società. Gubitosi, inoltre, vuole portare avanti un progetto che riguarda la rete secondaria, ossia FiberCop, con lo scopo di realizzare l’ultimo miglio in fibra ottica, sostituendo la vecchia rete in rame. Secondo gli analisti, questo percorso faciliterebbe un ulteriore accordo per il conferimento di tutta la rete fissa, anche quella primaria, in nuova entità col risultato di evitare duplicazioni nella realizzazione dell’infrastruttura in fibra ottica sul territorio italiano. Intanto in una nota ufficiale, Tim ha precisato che non sono state ancora prese decisioni definitive. Si attende, dunque, il cda straordinario dell’11 novembre.

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