Con 4598 casi registrati ieri, tornano a salire i contagi anche a causa dei focolai scoppiati dopo le proteste no pass. Tra Trieste e Gorizia 46 no vax sono stati contagiati dopo aver partecipato ai cortei dei giorni scorsi. Nella settimana dal 20 al 26 ottobre, evidenzia la fondazione Gimbe, si rileva “un netto aumento dei nuovi casi settimanali”, passati da 17.870 a 25.585, +43,2%.
Bisogna “accelerare la somministrazione della terza dose a tutte le categorie” avverte la fondazione. Il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo prepara la strategia per il rilancio la campagna vaccinale, ora ferma a 20mila somministrazioni al giorno. La nuova fase, che partirà da novembre, punterà sui 200 centri che hanno reso incisiva la prima campagna, con la riapertura di 60 hub che stanno chiudendo in questi giorni.
Da gennaio verrà poi allargata la platea di destinatari della terza dose, che ad oggi ha raggiunto solo il 33,7% della popolazione. “La priorità sarà per coloro che hanno fatto il vaccino J&J e che dovranno fare la seconda dose” spiega il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Necessario sarà arrivare il prima possibile almeno al 90% di vaccinati con le prime due dosi.
Sull’assistenza sanitaria italiana piomba anche la minaccia di attacchi hacker. Dichiarazioni di ritorsione sono apparse, infatti, su un manifesto emesso da ‘Groove cyber crime group’, una ‘crew’ criminale di provenienza russa specializzata in ransomware.