Sulla velocità di uscita dalla crisi e su un rapido recupero dei livelli economici pre-pandemici c’è “cauto ottimismo” pur se con “non trascurabili differenze settoriali e distributive”. Lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel suo intervento alla Giornata mondiale del risparmio.
Tuttavia pesano “rischi di natura globale”. Per favorire la ripresa economica, oltre all’intervento pubblico dello Stato, serve anche che ci sia un’adeguata copertura agli aumenti della spesa dello Stato. Questo evita che nuovi sostegni aumentino permanentemente il disavanzo.
Il governatore ha sottolineato che nonostante una crescita superiore al previsto attorno al 6% e un debito in riduzione, il sostegno pubblico “rispetto alla fase di emergenza, può essere più mirato”. Anche perché, se è vero che le condizioni di finanziamento garantite dalla Bce “potranno favorire la discesa” del debito, è anche vero che “non è possibile contare su un onere del debito mantenuto indefinitamente sugli attuali livelli”. Per evitare scenari di instabilità, superata la crisi, sarà “necessario accelerare il rientro, anche ricostituendo adeguati avanzi primari”.
Sulle difficoltà legate all’approvvigionamento delle materie prime e di beni intermedi, il Governatore di Bankitalia ha spiegato che questo dipende “dalla rapidità della ripresa” e dai “forti aumenti nei prezzi dell’energia, in particolare del gas”. Gli aumenti sono “da valutare come temporanei, ma potrebbero pesare sulla produzione e sui prezzi più a lungo di quanto inizialmente atteso”.
Visco è convinto che “l’Ue dovrebbe emettere debito comune”, uno strumento “per assorbire i debiti nazionali”. Sarebbe poi opportuno “convogliare verso le imprese il risparmio fermo nei depositi bancari, salito con la pandemia di 200 miliardi”. Inoltre nella relazione il Governatore sottolinea che alle aziende servono più obbligazioni e strumenti liquidi, ma si registra anche “un aumento del rischio di credito alle aziende significativo” (nel 2019 salito del 40%). Infine, Visco ha lanciato un allarme, avvisando i risparmiatori: “Le criptovalute, la cui capitalizzazione di mercato a livello globale è triplicata nel 2021, hanno un valore instabile e possono anche favorire operazioni illecite.