Si è conclusa a Palazzo Chigi la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi sul Documento programmatico di bilancio (Dpb). Questo disegna la cornice della manovra di bilancio da 25 miliardi che il governo si appresta a presentare a Bruxelles. La manovra prevede l’insieme degli interventi presentati annualmente dal governo con la legge finanziaria, per apportare al bilancio le correzioni necessarie al fine di perseguire gli obiettivi programmatici e ridurre il deficit.
Alla riunione, con il ministro dell’Economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, partecipano i capi delegazione di M5s, Pd, Lega, Fi, Iv, Leu con i responsabili economici di ciascun partito. Nel pomeriggio, invece, è previsto il Consiglio dei ministri per il via libera al Dpb.
Gli interventi
Il programma della manovra è ampio e divide i partiti. In primis, otto miliardi dovrebbero essere stanziati in legge di bilancio per il taglio delle tasse, ma alcuni rappresentanti della maggioranza starebbero chiedendo uno stanziamento maggiore per ridurre il cuneo fiscale. Prevista anche una stretta anti-furbetti sul reddito di cittadinanza, nuovi meccanismi per l’uscita anticipata per le pensioni passando a “Quota 102”, idea sulla quale non c’è ancora accordo. Infine, una prima riduzione delle tasse che potrebbe concentrarsi solo sull’Irpef, con una forchetta tra 6 e 10 miliardi, senza arrivare a cancellare l’Irap.
Le reazioni dei partiti
“Bisogna che la legge di bilancio dia risposte su salute, istruzione e lavoro, con la riduzione delle tasse sul lavoro, così che i tutti abbiano più soldi in busta paga e ci sia più attrattività per le imprese” commenta il segretario Pd Enrico Letta sottolineando che “il tema dei sussidi e l’aiuto dell’economia devono andare nella direzione della sostenibilità”.
“Forza Italia chiede al governo un documento che sia un vero manifesto per la ripartenza e che abbia come obiettivo la crescita. Questo risultato si ottiene con una robusta riduzione delle tasse sul lavoro, sulle famiglie e sul risparmio” afferma invece il coordinatore di Forza Italia Antonio Tajani.
“Stiamo lavorando per ridurre le tasse. A fronte di 22 miliardi disponibili, è inconcepibile pensare di stanziare meno di 10 miliardi al taglio delle tasse”. Lo annunciano fonti di Italia Viva. “È necessario pensare alle prossime generazioni, in aggiunta a quanto già previsto nel Pnrr, investendo in istruzione, formazione e lavoro. Per completare il piano previsto dal family act, si dovrà poi incentivare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, oltre che l’occupazione femminile”.