L’inchiesta “Lobby nera” del quotidiano online Fanpage continua a far discutere. Ieri notte la testata napoletana ha pubblicato la seconda puntata dell’inchiesta, trasmessa anche dalla trasmissione Piazzapulita su La7. Il giornalista infiltrato di Fanpage Salvatore Garzillo, fingendosi un uomo d’affari di una importante multinazionale, ha finto di voler finanziare le campagne elettorali di alcuni esponenti dei partiti Fratelli d’Italia e Lega. Nella prima parte fa emergere i legami tra alcuni esponenti di Fratelli d’Italia (il deputato Carlo Fidanza e la consigliera comunale di Milano Chiara Valcepina) con dei militanti di estrema destra cappeggiati dal “barone” Roberto Jonghi Lavarini, nella seconda puntata si parla di legami tra lo stesso “barone” e diversi esponenti della Lega.
Dopo Fidanza, indagato in seguito al primo servizio per finanziamento illecito e riciclaggio dalla Procura di Milano insieme a Jonghi Lavarini, nel mirino dell’inchiesta di Fanpage ora c’è il leghista Mauro Borghezio che, secondo quanto riportato, vorrebbe far nascere “la Terza Lega”. Infatti l’ex europarlamentare del Carroccio, vorrebbe creare una corrente di estrema destra nel partito, dove sarebbe coinvolto anche il consigliere regionale lombardo Massimiliano Bastoni.
Quest’ultimo è appartenente anche a Lealtà Azione, un movimento affiliato alla galassia Hammerskin, gruppo suprematista internazionale che promuove ideali neonazisti. Grazie a Lealtà Azione e alle apparenti attività benefiche che svolgono sotto campagna elettorale, sarebbero stati trovati i voti anche per far rieleggere al Parlamento europeo il leghista Angelo Ciocca e Silvia Sardone, neoconsigliera comunale milanese.
Il reportage si conclude poi con Garzillo che consegna una valigia apparentemente piena di soldi per finanziare le varie campagne, invece riempita con dei libri sulla Costituzione e sull’olocausto.
Immediate le reazioni dei vari esponenti politici: in primis Carlo Fidanza che ha inviato una lettera di diffida a La7 chiedendo di non far trasmettere altre puntate. Si è espresso anche il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni che su Twitter ha scritto “Di cosa hanno paura? Cosa vogliono nascondere?”. Per ultima Giorgia Meloni, che ha detto: “Aspetto fiduciosa che mi si consegnino queste 100 ore o che la magistratura faccia il suo corso e spero che alla fine saprò la verità”.