L’urgenza di rafforzare la Difesa comune e l’autonomia strategica dell’Unione europea. Ecco il menù della cena informale dei leader dell’Ue, riunitisi per due giorni in Slovenia in occasione del vertice con i Paesi dei Balcani occidentali. L’Italia ribadisce la convinta adesione alla NATO, ma il ritiro dall’Afghanistan impone all’Ue delle riflessioni sul futuro delle relazioni internazionali e della difesa comunitaria.
È quanto emerge dall’intervento del premier Mario Draghi, dopo l’intervento di Ursula Von Der Leyen sui temi dell’energia e sulla politica della difesa. “Non abbiamo tempo”, ha detto Draghi ai partner europei, chiedendo alla Commissione di produrre un documento sulle prospettive comuni dell’Europa su questi temi.
L’obiettivo comune è quello di affermare con più forza il ruolo dell’Unione europea sullo scacchiere internazionale. La consapevolezza è che la crisi afghana e le implicazioni umanitarie e di sicurezza che ne derivano confermino l’urgenza di accelerare e pianificare le future strategie di intervento internazionale dell’Unione europea. Draghi difenderà questa linea anche in vista del G20 del 12 ottobre sull’Afghanistan.