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"Nel centrodestra candidati
poco competitivi
sembrano scelti per perdere"

L'editorialista della Stampa Sorgi

"Il M5S ha un ruolo solo col Pd"

di Michela Pagano04 Ottobre 2021
04 Ottobre 2021

La presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, in piazza del Popolo alla manifestazione di FdI per le amministrative insieme al candidato sindaco del centrodestra Enrico Michetti, Roma, 18 settembre 2021. ANSA/CLAUDIO PERI

Marcello Sorgi, giornalista e editorialista del quotidiano La Stampa, ha analizzato per Lumsanews le prime proiezioni diffuse dopo la chiusura delle urne per le elezioni amministrative 2021.

Al momento si profila un successo del centrosinistra nelle maggiori città. Il centrodestra ha pagato lo scotto di scelte sbagliate? E di conseguenza queste scelte quanto hanno influito sull’astensione al voto degli elettori?

“Sicuramente i candidati del centrodestra non erano competitivi. Soprattutto i due delle maggiori città, Roma e Milano, sembrava quasi che li avessero scelti per perdere, e questo non li ha aiutati. Più che di una vittoria del centrosinistra però, che c’è sicuramente, io parlerei di una sconfitta dell’antipolitica. Voglio dire, quella specie di tempesta che aveva soffiato 5 anni fa nelle elezioni amministrative del 2016 e poi nel 2018 durante le elezioni politiche sembra essersi sgonfiata e di conseguenza gli elettori sono tornati ad affidarsi a una politica più professionale e seria”.

La partita della Capitale ormai sembra la giochino Michetti e Gualtieri al ballottaggio. Quale sarà la decisione del bacino elettorale di Carlo Calenda e Virginia Raggi?

“Su Calenda posso fare una previsione: dirà al Pd se volete che io vi aiuti dovete scegliere o me o i Cinquestelle e quindi sarà un’alleanza che si rivelerà quasi impossibile, diciamo, perché a Gualtieri conviene non scegliere né Calenda né il M5S e prendere i voti né dell’uno né dell’altro. E per quanto riguarda i Cinquestelle io credo che Conte appoggerà Gualtieri e la Raggi uscirà di scena. Il senso di questo primo turno è che i 5 stelle esistono laddove si sono alleati col Pd”.

A questo proposito, Il Movimento 5 Stelle sta arretrando in modo considerevole. È il fallimento di un progetto? L’unica via per proseguire è solo l’alleanza col Pd?

“Credo fermamente che questa linea politica si affermerà. Poi probabilmente all’interno ci sarà una scissione, Di Battista non perderà occasione per dire che bisogna fare un altro Movimento, il Movimento delle origini, ma il fatto certo è che il M5S ha ancora un ruolo solo dove è alleato col Pd. Per cui non si tratta tanto del fallimento di un progetto ma piuttosto del fallimento della capacità di governare. Virginia Raggi e Chiara Appendino non sono state in grado di governare Roma e Torino e di questo gli elettori se ne sono accorti e hanno tratto le loro conclusioni”.

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