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Evergrande sospesa
alla Borsa di Hong-Kong
per importante transazione

Azioni in calo dell'80% da inizio anno

Possibile vendita 51% della controllata

di Alessio Brandimarte04 Ottobre 2021
04 Ottobre 2021

epa09499597 Chinese flags wave near the Evergrande Group headquarters building in Shenzhen, Guangdong province, China, 01 October 2021. To reassure investors, China Evergrande Group, the world's most indebted property developer, has made several posts on its official social media this week claiming it has resumed work on 46 real estate projects in cities across China. Evergrande said this week that it plans to sell almost 20 percent of the Shengjing Bank to a Chinese state-owned enterprise. In order to solve its upcoming liabilities, the company is trying to sell other assets such as an office building in Hong Kong, a property management services firm, and stakes in an electric-vehicle business. EPA/ALEX PLAVEVSKI

Il colosso immobiliare cinese Evergrande ha sospeso le contrattazioni alla Borsa di Hong Kong. La società ha comunicato in una nota che la sospensione delle azioni è stata fatta “in attesa di un annuncio” del gruppo in merito a una “importante transazione”. Il prezzo delle sue azioni infatti è diminuito dell’80% dall’inizio dell’anno.

Con un debito di circa 260 miliardi di euro, lo sviluppatore cinese sta lottando da settimane per onorare il pagamento degli interessi e le consegne degli appartamenti. Secondo alcune indiscrezioni della piattaforma di informazioni finanziarie locale “Cailian”, Hopson Development Holdings starebbe pensando di rilevare il 51% della controllata Evergrande Property Services Group, per un importo di circa 5,1 miliardi di dollari, ovvero 4,4 miliardi di euro.

Soldi che potrebbero allentare la pressione sulla società, a rischio default in occasione di ogni scadenza debitoria. Lo stop alle contrattazioni è avvenuto pochi giorni dopo che alcuni obbligazionisti avevano dichiarato che il colosso immobiliare non aveva adempiuto a un secondo pagamento di interessi su un’emissione di bond offshore da circa 41 milioni di euro.

Le Borse asiatiche di riflesso hanno iniziato negativamente la settimana, con gli indici in forte ribasso e gli investitori che guardano con preoccupazione all’inflazione e agli sviluppi della crisi di Evergrande, che potrebbe contagiare l’intero settore immobiliare cinese. Per i mercati, settembre è stato il mese peggiore da marzo 2020 a causa dei timori sul caro-prezzi, sulle interruzioni della catena di distribuzione, sulla crisi energetica e sui riflessi che questi fattori avranno sulla crescita.

Hong Kong ha chiuso la seduta odierna in calo del 2,19%, mentre Tokyo è in ribasso dell’1,1%. Le Borse cinesi sono invece chiuse per festività, così come Seul. Solo Sydney registra un aumento, pari all’1,3%.

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