È iniziato oggi a Roma il Law Enforcement Forum promosso dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza insieme a Europol. Un incontro nel quale, per due giorni, i vertici delle forze di polizia di 24 Stati europei si confronteranno per individuare le strategie più efficaci per anticipare l’aggressione criminale ai fondi del Next Generation Eu e quindi proteggere le risorse destinate alla costruzione della nuova Europa post-pandemia.
“La credibilità delle nostre istituzioni e il futuro della nostra economia dipendono dalla capacità di spendere bene e con onestà questi fondi – ha dichiarato in un messaggio il premier Mario Draghi per poi aggiungere che – “L’Italia è determinata a prevenire e reprimere qualsiasi tentativo di frodi e infiltrazioni criminali a tutela dei cittadini, delle imprese e dell’Ue”.
Quello che serve all’Europa, fa sapere il premier, è quindi una collaborazione tra Stati e una condivisione delle esperienze e delle conoscenze per un efficace monitoraggio e una tempestiva prevenzione dei rischi. Come è stato con il Gruppo di lavoro per il Covid-19 sorto con l’obiettivo di monitorare i rischi che le restrizioni sanitarie determinate dalla pandemia e, in particolare, dalla chiusura prolungata di molte attività, ponevano per l’economia legale.
Alla sua voce si è aggiunta quella del prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della Pubblica Sicurezza che, insieme a Catherine De Bolle, direttore di Europol, ha promosso e organizzato l’incontro. “Viviamo un momento cruciale per L’Europa – ha detto – è partito il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano e altri 16 RRPs (Recovery and Resilience Plans) di altrettanti Stati europei. In un mondo globale e interconnesso, le forze di polizia europee devono lavorare insieme affinché neanche un euro venga sottratto dalla criminalità al benessere dei cittadini”. Presenti all’incontro anche il nuovo capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza Lamberto Giannini e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che ha sottolineato come la crescita di un Paese non dipenda solo da fattori economici ma anche e soprattutto dalla legalità che “deve occupare il primo posto” per evitare che le mafie approfittino di un momento di difficoltà, come quello della pandemia, per indebolire e sostituire l’imprenditoria sana. “Le risorse devono essere spese bene”, ha concluso.