HomeEsteri Siria, Mosca mette in guardia l’Europa: “Daremo missili ad Assad”. Israele: “Sapremo cosa fare”

Siria, Mosca mette in guardia l’Europa: “Daremo missili ad Assad”. Israele: “Sapremo cosa fare”

di Claudio Paudice29 Maggio 2013
29 Maggio 2013

Sale la tensione tra Russia e Unione Europea per la questione siriana. Dopo la decisione di ieri dei ministri degli Esteri Ue di non rinnovare, da giugno, l’embargo sulle armi ai ribelli siriani, il Cremlino ha fatto sapere che trasferirà all’esercito di Assad il sofisticato sistema di difesa antiaerea S-300. Una contromossa, quella russa, che getta la comunità internazionale nell’abisso dell’incertezza, e allontana quel clima di distensione che si era accarezzato con l’impegno condiviso di Mosca e Bruxelles di sedersi a un tavolo di negoziato e collaborare a una pacificazione del conflitto siriano. «La strada per “Ginevra2”- la conferenza di pace prevista per il 15 giugno – è quindi tutta in salita», ha detto ieri il ministro degli Esteri italiano Emma Bonino. E ha poi attaccato l’Alto rappresentante degli affari esteri europei, l’inglese Catherine Ashton, colpevole di prospettare «opzioni e non soluzioni».

Prevale la linea dura. La decisione di non rinnovare l’embargo, scaturito dal vertice fiume di Bruxelles, non è ancora definitiva. I Paesi infatti si sono impegnati a non fornire alcun aiuto concreto ai ribelli fino ad agosto. Tuttavia per ora sembra prevalere la linea dura di Londra, che da mesi chiedeva di eliminare l’embargo. A essa si opponeva la linea morbida sostenuta da Austria, Finlandia e Romania. Nel mezzo, il compromesso, la terza opzione  vaticinata da Italia, Germania e Francia, che prediligevano un lento lavorio di pacificazione.

Le difficoltà di Ginevra 2. Il Cremlino (in origine sponsor della conferenza di pace insieme a Washington) ritiene oggi che la preparazione di “Ginevra2” sia difficile non solo a causa della decisione Ue di togliere l’embargo alle armi ma anche da altre iniziative, come la visita del senatore americano McCain in Siria per incontrare i ribelli. C’è poi la lista degli invitati, in cuila Russia vorrebbe assolutamente inserire l’Iran, boicottato dagli Stati Uniti ma soprattutto dalla Francia. Intanto la contromossa del Cremlino ha già scatenato la reazione di Israele: «Se la Russia trasferirà in Siria l’S-300, sapremo già cosa fare», ha minacciato, mentre continua a monitorare l’eventuale passaggio di armi sofisticate e chimiche dal regime di Assad all’alleato libanese Hezbollah.

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