Prima telefonata dopo sette mesi tra il presidente cinese Xi Jinping e il suo omologo americano, Joe Biden. La conversazione tra i due capi di Stato è avvenuta questa mattina: si tratta del secondo confronto in assoluto dopo quello di febbraio alla vigilia del Capodanno lunare e del primo dopo il ritiro Usa dall’Afghanistan.
I due leader hanno discusso approfonditamente delle relazioni tra i loro Paesi e di questioni di reciproco interesse. In particolare, nel colloquio sono stati affrontati temi relativi all’economia, al cambiamento climatico e al Covid-19.
Xi Jinping ha sottolineato come la politica Usa nei confronti della Cina abbia comportato gravi difficoltà nei legami bilaterali, con ripercussioni a livello globale. “Quando Cina e Stati Uniti lavoreranno insieme, entrambi i Paesi e il mondo intero ne trarranno beneficio”, ha precisato il presidente cinese, evidenziando la necessità di “mostrare una visione ampia e assumersi grandi responsabilità”. Xi ha insistito sul fatto che i due Paesi dovrebbero “dimostrare coraggio strategico e determinazione politica e portare le relazioni Cina-Usa sulla giusta via di uno sviluppo stabile il prima possibile per il bene delle persone in entrambi i Paesi e in tutto il mondo”.
Secondo quanto riferisce la Casa Bianca, entrambi i leader si sarebbero impegnati ad assicurare, sotto la responsabilità dei due Paesi, che “la concorrenza non si trasformi in conflitto”. Biden, da parte sua, ha affermato che Washington “è pronta ad avere scambi più schietti e discussioni costruttive con la Cina per identificare le aree chiave e prioritarie in cui è possibile cooperare, evitare errori di comunicazione, calcoli errati e conflitti involontari, riportando in carreggiata” le relazioni bilaterali. Il presidente statunitense ha inoltre evidenziato l’interesse del Paese per “la pace, la stabilità e la prosperità” nell’area indo-pacifica e che non c’è nessuna intenzione di cambiare la “politica di una sola Cina”, secondo la quale esiste un solo Stato sovrano sotto il nome di Cina.