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Francia, arrestato un giovane radicale islamico per l’aggressione al soldato nel quartiere Defense

di Francesca Polacco29 Maggio 2013
29 Maggio 2013

PARIGI – “Il presunto autore dell’aggressione contro un militare avvenuta sabato scorso nel quartiere d’affari Defense, è stato arrestato stamattina a La Verriere, nelle Yveline”, è quanto ha reso noto il ministro dell’Interno francese, Manuel Valls, in un comunicato.
Secondo alcune fonti citate dall’agenzia France Presse è un giovane ventiduenne radicale islamico, già noto alla polizia per piccoli reati, in particolare furti. Il Ministero è molto cauto nel delineare la matrice dell’attentato, precisando che il giovane non risulta essere uno jihadista.
La vicenda. Erano le 18 di sabato quando un militare francese di pattuglia veniva pugnalato alla gola con un taglierino davanti al Virgin store, nel quartiere d’affari della capitale francese, in una zona sempre affollata sulla quale si affacciano numerosi negozi. Il soldato aggredito, Cedric Cordiez, 23 anni, faceva parte della struttura di prevenzione del terrorismo “Vigipirate”. Le sue condizioni non erano gravi, pertanto lunedì è stato dimesso dall’ospedale dove era stato portato, per tornare di nuovo a lavoro nel suo reparto.
Ora l’inchiesta, affidata agli investigatori della Procura antiterrorismo, dovrà stabilire le motivazioni, i percorsi, l’ambiente e le eventuali complicità del giovane islamico, individuato grazie all’identikit che si è potuto tracciare attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza. Da subito si era parlato di un uomo con la barba, alto un metro e 90, dileguatosi immediatamente tra la folla e che, pochi minuti prima dell’aggressione, era stato ripreso a pregare.
La polizia sta cercando di approfondire possibili collegamenti con l’attentato avvenuto due giorni prima a Londra, dove un soldato britannico era stato ucciso da due connazionali convertiti all’Islam.
Il presidente francese, Francoise Hollande, che durante l’aggressione si trovava ad Addis Abeba per il cinquantenario dell’Unione Africa, non si era sbilanciato: “Non va esclusa nessuna ipotesi. Prenderemo in esame ogni elemento”, aveva dichiarato.
La Francia da tempo è nel mirino degli integralisti islamici per aver lanciato a gennaio un intervento armato in Mali al fianco delle truppe della capitale Bamako per riprendere il controllo del nord dello Stato nelle mani di formazioni islamiste, tra cui Al Qaeda.  Nonostante ora l’esercito francese stia lasciando progressivamente il Paese, non si esclude che l’intervento in Mali possa essere alla base dell’aggressione al giovane militare.

Francesca Polacco

 

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