La portacontainer Ever Given, della società Evergreen, è stata disincagliata dal Canale di Suez. Con l’aiuto dell’alta marea notturna e il lavoro di dieci rimorchiatori, il cargo ha ripreso a galleggiare, dopo aver bloccato per giorni il flusso marittimo. Al momento la sua posizione è stata riorientata per l’80% nella giusta direzione e si aspetta un altro innalzamento dell’acqua per rimettere l’imbarcazione lunga 400 metri al centro del Canale. Successivamente verrà spostata nella regione dei laghi interni per permetterne una revisione completa.
Ora il traffico internazionale marittimo è pronto a riprendere la via, come annunciato a una tv locale dall’ammiraglio Osama Rabie, il capo dell’Authority del Canale di Suez. Ci vorranno però almeno tre giorni e mezzo per smaltire la fila di circa 370 navi (di cui almeno 25 petroliere) creatasi da martedì. Alla notizia del movimento della Ever Given, il mercato ha registrato un calo immediato del prezzo del petrolio: il greggio Wti del Texas è sceso a 59,5 dollari al barile e il Brent del Mar del Nord a 63,3.
In molti si attestano la paternità dell’operazione. Osama Rabie ha voluto lodare “gli eroi che hanno compiuto il grande lavoro”. Il presidente dell’Egitto Abdel Fattah Al-Sisi ha evidenziato lo sforzo degli egiziani che sono riusciti “a porre fine a questa crisi e a garantire al mondo intero il passaggio dei beni”.
Ma lo sblocco del Canale è avvenuto anche grazie al rimorchiatore italiano “Carlo Magno”. La Guardia Costiera italiana ha avviato un confronto con i principali porti del paese affinché i flussi delle merci possano riprendere. Il deputato della Lega Edoardo Rixi, responsabile Infrastrutture e componente della Commissione Trasporti, ha sottolineato però le fragilità del commercio navale e ha invitato a una “riflessione generale sul trasporto marittimo”.