I numeri del Covid restano drammatici: quasi 24 mila nuovi positivi e 460 morti in un giorno. Su questi dati dovrà confrontarsi la cabina di regia convocata questa mattina dal Presidente del Consiglio Mario Draghi. Si discuterà di un nuovo decreto legge che già martedì prossimo dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri. Al tavolo parteciperanno i ministri Roberto Speranza, Daniele Franco, Giancarlo Giorgetti, Stefano Patuanelli, Dario Franceschini, Maria Stella Gelmini, Elena Bonetti, Patrizio Bianchi, il sottosegretario Roberto Garofoli e i membri del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro e Franco Locatelli.
Scuola, ripristino del sistema a colori e spostamenti tra regioni sono i temi principali al vaglio. Centrale è l’ipotesi di una riapertura dopo Pasqua, dal 6 aprile, giorno di scadenza dell’attuale Dpcm. L’esecutivo appare diviso. Rimane salda la linea dei “rigoristi”, tra cui il ministro della Salute Speranza, il ministro della Cultura Franceschini e dell’Agricoltura Patuanelli. Vorrebbero prorogare le restrizioni oltre le festività, fino al 3 maggio. Il centrodestra invece è a favore di allentamenti nelle zone meno colpite per far ripartire il commercio e la ristorazione. Ma il premier intende, ancora una volta, farsi guidare nelle scelte delle nuove misure dai dati epidemiologici.
Dovrebbe essere confermato il sistema di divisione delle Regioni in colori in base all’indice Rt di contagio. Il Lazio spera di tornare in arancione da lunedì, così come la Toscana. In bilico il Veneto, la Lombardia, invece, dovrebbe restare nella zona rossa. La Valle D’aosta potrebbe essere rossa già da domani a causa di un balzo dell’ Rt a 1,75 (quasi due contagiati per ogni infetto). In ogni caso da sabato 3 aprile, fino a Pasquetta, tutta l’Italia tornerà in zona rossa.