I capogruppo del Partito democratico alla Camera e al Senato saranno due donne, a meno di ripensamenti dell’ultima ora. Andrea Marcucci, infatti, capo del Pd a Palazzo Madama, a cui il segretario Enrico Letta ha chiesto di lasciare l’incarico, non ha ancora sciolto la riserva per una sua eventuale ricandidatura. Secondo fonti del Nazareno, Letta, dopo il colloquio positivo avuto ieri con Luca Lotti, leader di Base Riformista, vedrebbe ormai condivisa dalla maggioranza la proposta di non candidare uomini per la guida dei dem alle Camere. L’ex premier, prima del vertice con i senatori, ha incontrato ieri anche Marcucci, che però ha fatto chiarezza sulla sua posizione di disaccordo durante l’assemblea: “Mi fa soffrire non veder riconosciuto il lavoro fatto fin qui”.
Luca Lotti, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ha confermato a Letta che la sua componente, molto forte in Senato, “non ha nessuna intenzione di ostacolare il processo di rilancio del Pd” e che non si arroccheranno sul nome di Marcucci. La decisione di non supportare l’ex renziano, e alleato nei riformisti, nel caso si candidasse nel voto di domani in Senato come capogruppo Pd, si deve alla volontà di superare le divisioni interne al partito. Da qui anche la richiesta implicita a Marcucci di Lotti e di Lorenzo Guerini, altro leader della corrente, di non fare il suo nome per la guida in Senato.
L’ex premier nella giornata di ieri ha chiesto ai deputati e ai senatori del suo partito, proprio in previsione del voto, “trasparenza e correttezza nei comportamenti”. “Sono tornato per scrivere con voi un pezzo di storia del Paese”, ha detto Letta. In corsa per l’elezione a capogruppo del partito alla Camera, dopo le dimissioni accettate da Graziano Delrio, ci sono Debora Serracchiani e Marianna Madia. Mentre in quota per il posto di guida dem a Palazzo Madama sono Simona Malpezzi e Caterina Bini.