Gli Stati Uniti proseguono la sperimentazione del vaccino anglo-svedese Oxford-AstraZeneca. I risultati ottenuti dovrebbero aprire la strada all’approvazione da parte delle autorità di regolamentazione entro il prossimo mese o due. Quanto emerge dalla ricerca condotta dal prof. Andrew Pollard è molto incoraggiante e “mostra la notevole efficacia del vaccino in una nuova popolazione. Possiamo aspettarci un forte impatto contro Covid-19 in tutte le età e per persone di ogni diversa estrazione dall’uso diffuso del siero”. Circa un quinto dei volontari in questo studio aveva più di 65 anni e il vaccino ha fornito loro la stessa protezione rispetto ai gruppi di età più giovane, riducendo dell’80% i casi di sintomaticità nelle fasce d’età più deboli e annullando del tutto i casi gravi.
A livello europeo si intensifica la campagna vaccinale, ma rimane lo scetticismo verso il vaccino russo. “Non abbiamo assolutamente bisogno dello Sputnik V, i russi hanno difficoltà a produrre il siero e noi li aiuteremo nel secondo semestre se ne avranno bisogno”, dichiara il commissario straordinario europeo per i vaccini Thierry Breton. In un’intervista all’emittente francese TF1 il funzionario europeo ha specificato poi che ci sarà un aumento del ritmo delle consegne previsto in Europa, con 60 milioni di dosi consegnate a marzo, 100 milioni ad aprile, 120 milioni a maggio. Questa implementazione è resa possibile dal potenziamento della produzione, con 55 industrie che stanno lavorando al siero nel Vecchio continente. L’Ema tuttavia ha avviato una procedura di ispezione del vaccino russo: “Quando avremo tutti i dati necessari per la valutazione potremo avviare l’approvazione dello Sputnik V”.
Intanto proseguono le restrizioni in Europa. In Germania oggi vertice Stato-regioni, con la cancelliera Angela Merkel che punta al coprifuoco notturno e a un nuovo lockdown fino al 18 aprile. Da venerdì il premier francese, Jean Castex, ha annunciato la terza chiusura forzata in 16 dipartimenti della Francia tra cui quello più popoloso dell’Ile-de-France, la regione Parigi. Le chiusure interessano molti settori ì, ma le scuole rimarranno regolarmente aperte. Differenti le misure adottate dalla Spagna. Se da una parte si bloccano i movimenti tra le varie comunità autonome, dall’altra il governo ha deciso di lasciare aperte le porte per i turisti provenienti dal resto d’Europa. In concomitanza la Germania ha tolto dalle zone di rischio molte regioni iberiche a vocazione turistica, per favorire la ripresa del settore.