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Usa, sparatorie ad Atlanta
in tre centri benessere
otto morti, di cui sei donne

Il presunto killer ha solo 21 anni

Scatta l'ipotesi di crimine razziale

di Roberta Chiarello17 Marzo 2021
17 Marzo 2021

epa09078992 Atlanta Police Department officers investigate the scene of a shooting outside a spa on Piedmont Road in Atlanta, Georgia, USA, 16 March 2021. At least eight people were reported dead following a string of shootings at three metro Atlanta massage parlors. EPA/ERIK S. LESSER

Ennesima strage da armi da fuoco negli Stati Uniti. Questa volta sono otto le vittime coinvolte nelle tre sparatorie avvenute nella notte italiana nella città di Atlanta, sei delle quali donne asiatiche che lavoravano in centri benessere. Sarebbe il ventunenne Robert Aaron Long il presunto killer, arrestato dopo un inseguimento in auto e al momento sotto custodia della polizia.

La prima sparatoria si è consumata intorno alle cinque del pomeriggio nel sobborgo di Acworth, dove sono state uccise quattro persone. Circa un’ora dopo la polizia ha ricevuto una segnalazione da un’altra spa, dove ha trovato i corpi di tre donne colpiti da colpi di arma da fuoco. Sul luogo del delitto gli agenti hanno scoperto un’ulteriore vittima in un centro massaggi poco distante. Resta da chiarire il movente, ma si fa strada l’ipotesi del crimine d’odio razziale, avvalorata dall’aumento esponenziale delle violenze contro gli asiatici americani nell’ultimo anno. Proprio la scorsa settimana, il presidente Joe Biden aveva denunciato “crimini di odio vizioso contro gli asiatici americani che sono stati attaccati, molestati, incolpati e usati come capro espiatorio” in riferimento alla retorica che ritiene gli asiatici responsabili della diffusione del Covid-19.

Le indagini proseguono in collaborazione con l’Fbi. La polizia ipotizza il collegamento tra le sparatorie: l’arma trovata nel suv utilizzato da Long nella fuga sembrerebbe la stessa per tutti e tre gli episodi. Sotto osservazione le telecamere di sorveglianza dei centri massaggio e delle aree circostanti, perquisita l’abitazione del sospettato così come i contenuti condivisi sui social network. “Pizza, pistole, percussioni, musica, famiglia e Dio. Questa è la mia vita. Ed è una bella vita”. Questo è lo slogan presente sull’account Instagram di Long.

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