“Non venite. Non lasciate le vostre città, le vostre comunità”. Lo ha detto senza giri di parole ai migranti il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, in un’intervista all’emittente Abc. Con l’aggravarsi della crisi al confine col Messico (migliaia di persone negli ultimi giorni premono per entrare negli Stati Uniti), si apre un’altra grana da risolvere immediatamente per la nuova amministrazione democratica, già alle prese con il Covid e il piano vaccini.
I repubblicani e sostenitori di Donald Trump accusano il neopresidente di avere istigato il boom negli arrivi, con l’annuncio di un disegno di legge per una sanatoria degli immigrati senza permesso di soggiorno che sono già sul territorio degli Stati Uniti.
Il tycoon, in un’intervista a Fox, ha aspramente criticato la nuova amministrazione democratica. “Stanno distruggendo il nostro paese – ha detto – Quella al confine è una crisi, ed è destinata a peggiorare”. Per Trump il governo Biden non ha il polso della situazione.
In realtà il crescendo di ingressi dal Messico si registra da due mesi, mentre aumentano sempre di più gli arresti della polizia di frontiera. Si stima che nel mese di febbraio sono stati fermati 100mila immigrati subito dopo aver attraversato il confine e che a marzo il numero raggiungerà i 130mila. In molti casi si tratta di minori che attraversano la frontiera senza i genitori.