L’Università LUMSA di Roma ha ospitato – dal 23 al 25 maggio – i lavori dell’Assemblea annuale della Federazione delle università cattoliche europee, la FUCE. Il tema di quest’anno è stato: “Quale progetto per l’Europa di domani: il ruolo delle università cattoliche”. Vi hanno partecipato i rappresentanti di 180 Università Cattoliche europee e del Libano.
Durante i lavori mons. Vincenzo Zani, segretario generale della Congregazione per l’educazione cattolica ha annunciato per il 2015 la pubblicazione di un Libro Bianco sulle diverse esperienze delle diverse università cattoliche nell’ambito delle iniziative per il 25.mo anniversario della costituzione apostolica Ex corde ecclesiae. Per mons. Zani ora le Università cattoliche “debbono fare rete, caratterizzare meglio la loro identità e contribuire a rispondere alle grandi questioni del nostro tempo”.
Sulla stessa linea il Rettore della Lumsa, Giuseppe Dalla Torre: “La crisi che sta vivendo l’Europa – ha detto – non è solo economica e sociale: è anche una crisi di valori e le Università cattoliche svolgeranno fino in fondo il loro ruolo se sapranno riportare l’attenzione e il dibattito culturale sui grandi temi che sono poi nelle radici cristiane di questo continente”. La prof. Benedetta Papasogli, Vicerettore per la Ricerca e e l’Internazionalizzazione della stessa Lumsa, ha sottolineato la grande attualità dei temi affrontati nei dibattiti della tre giorni romana.
Jérome Vignon, Presidente delle Settimane sociali della Francia, ha lanciato un forte atto di accusa alle élites europee. Secondo Vignon, le classi dirigenti europee si sono mostrate inadeguate di fronte alla crisi economica e sociale che attraversa l’Europa dal 2008. Il populismo che dilaga in Europa è soprattutto conseguenza dell’incapacità di pilotare la crisi in una visione condivisa.
Per Vignon “un’Europa così impopolare non si era mai vista: le università cattoliche possono offrire un contributo per l’uscita da questa crisi di identità e di valori”.
Meno pessimista sullo stato dell’Europa il prof. Vincent Dujardin, dell’Università cattolica di Lovanio secondo il quale “gli studenti nel 2013 manifestano un interesse maggiore per la costruzione dell’Europa rispetto ai loro genitori. Gli obbiettivi di pace e d’unificazione del continente sono ben visibili. Certo – ha ammesso – ci sono ancora delle grandi inquietudini”. Dujardin ha concluso ricordando che il premio Nobel per la pace 2012 è stato assegnato all’Europa e questo è un valore e uno stimolo per il futuro del continente:“L’Europa domani – ha detto – vivrà grazie ai popoli che la compongono e che promuovono i valori umani”.
Nel mondo sono 1865 le Università cattoliche e sono presenti in tutti i continenti. Di queste 400 sono ecclesiastiche e rilasciano titoli universitari solo a nome della Santa Sede.
Giampaolo Confortini