“Se non si trova un accordo rapido con Rousseau, ci rivolgeremo ad altre società che possano offrirci una consulenza simile”. Il sottosegretario all’Interno del Movimento 5 Stelle Carlo Sibilia non utilizza tanti giri di parole per sancire la spaccatura ormai evidente tra il movimento e la relativa piattaforma. Lo sciopero anti-Rousseau sui versamenti è solo l’ultima dimostrazione della guerra interna tra il presidente dell’Associazione Davide Casaleggio e i parlamentari impegnati nella rifondazione del Movimento.
La questione riguarda i 300 euro che i “grillini” devono versare ogni mese all’associazione. In particolare, Casaleggio pretende che vengano versati gli arretrati non corrisposti, che ammontano a circa 500 mila euro. In merito a un possibile risvolto legale, c’è chi sostiene che si trattino di fondi liberali – soggetti quindi al massimo a sanzioni interne – e chi rivendica la natura dell’obbligo contrattuale, come dichiarato dall’Agenzia delle Entrate.
“Rousseau viene percepito come un partito nel Movimento, finanziato dai parlamentari per fare però un’azione contro lo stesso M5S”, ha sottolineato Sibilia in un’intervista a Repubblica. “La cosa importante – ha aggiunto il sottosegretario – è che il rapporto tra M5S e Rousseau sia ben definito in cornici chiare rispetto ai ruoli di ognuno”.
Nel frattempo, secondo fonti di primo piano, i Cinque Stelle hanno registrato un nuovo dominio nel pomeriggio del 2 marzo: si tratta di movimento2050.it. Un indizio di rinnovamento, a cui sta lavorando anche Giuseppe Conte. L’ex premier sta contattando personalmente numerosi deputati per spiegare il suo progetto di evoluzione. L’obiettivo è smentire le voci su un suo possibile accentramento di potere, iniziando a scegliere quelli che potrebbero essere i membri della sua futura squadra.