Si è appena conclusa al Mise la seconda riunione in cui si è parlato della produzione di vaccini anti-Covid in Italia. Il vertice, presieduto dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, ha visto tra i partecipanti il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, e il presidente dell’Aifa Giorgio Palù. Presente anche il commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo. Venerdì, invece, è in programma un incontro tra governo e Regioni che avrà l’obiettivo di dare una svolta alla campagna vaccinale.
Mentre si prova ad arginare il virus con l’aumento delle somministrazioni, i contagi continuano a salire. Ieri i nuovi positivi sono stati 17.083, mentre i decessi hanno raggiunto quota 343.
Preoccupa particolarmente la situazione della Lombardia che rischia di finire in zona rossa, come anche Bologna e la sua provincia che potrebbero esserlo già da domani. Lo ha annunciato il sindaco Virginio Merola, anticipando che a breve verrà firmata l’ordinanza. Anche a Modena toccherà la stessa sorte. La provincia di Ancona, invece, è in zona rossa già da oggi. “Il provvedimento sarà valido fino allo scadere del Dpcm in vigore, cioè venerdì 5 marzo”, ha dichiarato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.
Le varianti del virus continuano a diffondersi in tutto il Paese. L’Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato che quella “inglese è dominante con il 54% dei casi”. Seguono quella brasiliana, con il 4,3%, e quella sudafricana che in Italia ha un’incidenza del solo 0,4%. L’apprensione generale è stata ribadita anche dal presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il quale ha sottolineato che la variante inglese “pare quasi essere un nuovo virus per diffusione e categorie d’età”.