Sarà firmato oggi dal premier Mario Draghi il nuovo dpcm con le misure anti contagio che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Il provvedimento conterrà nuove limitazioni, in quanto la pandemia in Italia non rallenta. Ieri, infatti, oltre ai 13.114 nuovi contagi, è stato registrato un aumento dei morti (246), del numero dei pazienti ricoverati nei reparti ordinari (474 nuovi ingressi) e in terapia intensiva (58 unità in più), mentre il tasso di positività è salito al 7,6%.
Nel nuovo decreto saranno confermati il coprifuoco e il divieto di spostamento tra regioni. Saranno consentiti gli spostamenti verso le seconde case o per andare a trovare parenti e amici una volta al giorno solo nelle zone gialle o arancioni, mentre in zona rossa saranno chiusi anche parrucchieri e barbieri. Sciolto il nodo delle scuole, che non apriranno in zona rossa. Le Regioni avranno, poi, la facoltà di chiudere gli istituti se, a livello locale, saranno raggiunti i 250 casi ogni 100 mila abitanti. Resta da capire la decisione del governo sui negozi, in quanto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sta insistendo affinché si uniformi la chiusura della didattica a quella delle attività commerciali.
Ieri è cambiato il commissario straordinario all’emergenza Covid: via Domenico Arcuri, al suo posto il generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Il premier Mario Draghi dà il primo segnale di discontinuità con il suo predecessore, rimuovendo colui che è stato il braccio destro di Giuseppe Conte nella lotta alla pandemia.
Arcuri “paga” l’acquisto delle mascherine a prezzi elevati da un’impresa a controllo cinese incorporata in Olanda e la direzione del piano vaccinale, con le centinaia di gazebo a forma di primula rimaste sulla carta.
Il suo successore, Francesco Paolo Figliuolo, è stato comandante in Afghanistan e delle forze Nato in Kosovo e, fino a ieri, comandante logistico dell’Esercito. È stato scelto per gestire il nuovo piano vaccini in sinergia totale con la Difesa e la Protezione Civile guidata da Fabrizio Curcio, che ha incontrato stamattina. Non sarà, come Arcuri, un uomo solo al comando, ma la cabina di regia passerà a Palazzo Chigi, dove potrebbe andare a lavorare lo stesso Figliuolo.