Continua il caos all’interno del Movimento 5 stelle dove, nella giornata di ieri, ha rassegnato le dimissioni il senatore Emanuele Dessì. “Ho sperato fino a ieri che qualcosa potesse cambiare, inutilmente. Non sono mai stato d’accordo nel dare la fiducia a questo governo”. Il suo nome si aggiunge alla lunga lista di coloro che hanno lasciato il partito negli ultimi giorni.
L’esodo non sembra però destinato a finire. Infatti, si rincorrono le voci di un possibile addio dell’ex ministro dello sport Vincenzo Spadafora, pronto a passare al gruppo Il Centro-La Casa dei popolari fondato da Emilio Carelli dopo il suo addio al Movimento circa tre settimane fa. Nonostante le smentite dei diretti interessati, anche Giorgio Trizzino e Roberto Cataldi sarebbero sul punto di intraprendere nuove strade distanti dal partito fondato da Beppe Grillo. Anche Alessio Villarosa non farà più parte dei 5 stelle. L’ex sottosegretario, infatti, è stato espulso dal partito. Il deputato ha commentato questa decisione limitandosi a dire che un gesto del genere “qualifica semplicemente chi lo ha fatto” e ha annunciato un possibile ricorso.
A fronte di queste numerose defezioni, si potrebbe rinforzare la neonata componente formata dagli espulsi dal partito. Inserita nel gruppo Misto a Montecitorio, “L’alternativa c’è” è composta per ora da soli 13 deputati dissidenti, ma potrebbe presto crescere.
Intanto, è sempre più probabile che Giuseppe Conte possa venir indicato quale nuovo leader del partito. Praticamente tutti i big del Movimento si sono espressi favorevolmente in merito alla sua candidatura. Anche Luigi Di Maio ha dato l’ok alla leadership dell’ex premier con un’intervista a La Repubblica in cui ha manifestato il suo totale sostegno. Si attende il possibile vertice di domenica in cui si capirà meglio se davvero il Movimento 5 stelle ripartirà da Conte.