Secondo l’ex viceministro M5s dello Sviluppo economico, Stefano Buffagni, il Movimento Cinque Stelle si è piegato a Draghi perché vittima di una gestione disastrosa. “Dobbiamo lavorare per risollevarlo- spiega sui social – “per non distruggere un sogno che condividiamo da anni!”.
Intanto ieri è stata presentata l’istanza per la creazione di una nuova componente politica, ‘L’alternativa c’è’, costola degli esponenti espulsi dal partito per non aver votato la fiducia a Draghi. A detta di Mattia Crucioli ha il compito di “fare un’opposizione radicale”. Non è preoccupato delle scissioni il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. In un’intervista a Repubblica ha assicurato che il gruppo politico manterrà i propri valori scegliendo però “di essere finalmente e completamente una forza moderata, liberale, attenta alle imprese, ai diritti, e che incentra la sua missione sull’ecologia”. Il ministro si è poi detto pronto ad accogliere Giuseppe Conte come capo dei pentastellati.