HomeCronaca Pronto il nuovo terminal del tram numero 8. Vicina l’inaugurazione

Pronto il nuovo terminal del tram numero 8. Vicina l’inaugurazione

di Alessandra Pepe23 Maggio 2013
23 Maggio 2013

Sarà inaugurato da Gianni Alemanno a ridosso dell’eventuale ballottaggio per il sindaco di Roma il nuovo capolinea del tram 8 spostato di 500 metri da largo Argentina a piazza Venezia, in previsione anche della costruzione di una futura fermata metropolitana della linea C. Una scelta non casuale del primo cittadino uscente, molto criticato riguardo ai disservizi dei trasporti pubblici, che vuole rilanciare la sua immagine in vista della campagna elettorale.
Cronaca di un cantiere. I lavori dell’8 erano iniziati il 16 giugno dell’anno scorso e sono costati 3 milioni 929 mila 347 euro e 62 centesimi, ma ancora non sono finiti. Inizialmente si era indicato come termine di fine lavoro il 30 aprile. Si è impiegato, invece, più di un anno per aggiungere delle rotaie su un tratto non più lungo di 400 metri. Il 27 settembre scorso il sindaco, Gianni Alemanno, aveva promesso che «a fine marzo il capolinea sarà definitivamente in piazza Venezia». Ma il cantiere è stato condizionato da diversi problemi. In particolare perché sotto l’asfalto passano i cavi dell’Acea, con la più importante centralina elettrica del centro storico, e dell’Italgas. È stato, infatti, necessario prima della costruzione dei binari eseguire degli interventi di risanamento, in particolare nell’ultimo tratto, per garantire la continuità di erogazione dell’energia elettrica. È stato realizzato un cavidotto provvisorio per 40 cavi di buona parte del centro storico. A questi problemi si sono aggiunte ultimamente anche delle difficoltà con le conduttore dell’Italgas. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con la Sovrintendenza, che ha dato le indicazioni per panchine e lampioni su Largo Argentina e per gli spazi in Piazza San Marco, dove sono state riutilizzate grosse lastre in pietra dell’architetto Munoz, che da sempre caratterizzano piazza Venezia. L’unica buona notizia è che una volta in funzione il tram lungo via delle Botteghe Oscure, si riaprirà via degli Astalli e le auto riprenderanno a circolare in via del Gesù. Altra novità è che davanti al Teatro Argentina ci saranno due corsie verso via Arenula, una riservata ai mezzi pubblici e l’altra aperta anche alle auto private. Inoltre sarà più ampia la carreggiata lungo via delle Botteghe Oscure.
Un po’ di storia. La linea tranviaria Casaletto- Argentina era stata inaugurata nel 1998, quando era stato scelto “temporaneamente”di ubicare il capolinea davanti al Teatro Argentina in modo da far proseguire la linea fino alla stazione Termini, passando per via del Plebiscito e via Nazionale. Ma era solo un’ipotesi mai realizzata. Adesso si pensa che il proseguimento della tranvia per via Cavour potrebbe essere accolto dal nuovo grande capolinea tranviario da poco realizzato in via Giolitti. Ma se la linea, allungata di un paio di chilometri, dovesse arrivare a Termini, ci vorrebbe più di mezzo decennio per realizzarla facendo riferimento alla tempistica necessaria. Un articolo pubblicato sul sito del Corriere della sera ha giudicato negativamente i lavori. «Quando taglieranno il nastro non ce lo presentino come un progresso per la città. Non è un’opera meritoria».

di Alessandra Pepe

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