NEWS ANSA

Sito aggiornato alle 13:20 del 22 novembre 2024

HomePolitica Giallorossi in fibrillazione: Pd diviso su Zingaretti, ipotesi Conte capo M5s

Giallorossi in fibrillazione
Pd diviso su Zingaretti
Ipotesi Conte capo M5s

Grillini governisti: "No al direttorio"

Bonaccini insidia il segretario dem

di Antonio Contu24 Febbraio 2021
24 Febbraio 2021

(S-D) Il ministro della Salute Roberto Speranza, il premier Giuseppe Conte, il segretario del Pd Nicola Zingaretti e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in occasione della chiusura della campagna elettorale delle elezioni regionali, Narni, 25 ottobre 2019. ANSA/MATTEO CROCCHIONI

“Giuseppe Conte nuovo capo politico del Movimento 5 stelle”. È questo il messaggio lanciato dalla cosiddetta area governista grillina, che chiede unità interna con l’ex premier al comando e un’apertura alla società civile. In pratica un modo per dire che l’opzione del direttorio a cinque non funziona.

In questi giorni il Fatto Quotidiano ha intervistato diversi esponenti del M5s, incalzandoli su quale sarà il futuro di questa forza politica. Oggi l’europarlamentare Fabio Massimo Castaldo ha spiegato al giornale che “serve un ruolo tramite il quale Conte possa incidere ed esercitare una leadership nel Movimento 5 Stelle”, mentre con il direttorio “rischiamo di eleggere un organo di cinque membri l’uno diverso dall’altro e che impieghi dei mesi per entrare a regime, ma non c’è tutto questo tempo”.

Ieri Paola Taverna, vicepresidente del Senato, ha chiesto la rifondazione del Movimento. “Giuseppe Conte può essere una figura fondamentale – ha spiegato- Lui ha cambiato il nostro approccio alla politica, facendo una sintesi tra la nostra forza innovatrice e la sua capacità di stare al governo”. Rifondazione auspicata anche dall’ex ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “Il futuro del M5s non può che essere intrecciato a quello di Conte”. Si aggiunge a loro il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in un videomessaggio social di due giorni fa auspicava che il Movimento potesse “accogliere a braccia aperte il prima possibile” l’ex presidente del Consiglio. Tutte queste sponsorizzazioni avrebbero convinto Conte. Sempre secondo Il Fatto Quotidiano l’ex premier avrebbe rinunciato all’idea di un suo partito e starebbe seriamente pensando di scendere in capo tra i grillini. Manca, però, l’ok del Garante Beppe Grillo, che dovrebbe interrompere il processo di formazione del nuovo direttorio e forse aprire l’ennesima votazione imprevista su Rousseau. A quel punto andrebbe modificato ancora lo Statuto del Movimento.

Intanto sono ancora alte le pressioni della cosiddetta “destra del Pd”, che critica la gestione del partito da parte della segreteria Zingaretti. In molti chiedono, se non adesso vista la pandemia, almeno tra qualche mese, di ragionare sull’identità di questa formazione politica. Un congresso, forse, in cui il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini potrebbe insidiare l’attuale segretario. I vertici vicini a Zingaretti sono irritati e la convergenza Bonaccini-Salvini di ieri sulle riaperture a cena dei ristoranti non ha certo aiutato. Sulla questione, intanto, sono intervenuti i sindaci dem di Bergamo e Bari, Giorgio Gori e Antonio Decaro, che hanno chiesto di ripartire dal territorio. Altrimenti “il Pd fra un anno o due rischiamo di non trovarlo più”, dicono.

Ti potrebbe interessare

logo ansa
fondazione roma
Carlo Chianura
Direttore delle testate e dei laboratori
Fabio Zavattaro
Direttore scientifico
@Designed & Developed by Bedig