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HomeCultura Covid, un italiano su due sogna le vacanze estive

Un italiano su due sogna
le vacanze nell'estate 2021
Coronavirus permettendo

La meta preferita rimane l'Italia

Collaborazione con regioni per rilancio

di Niccolò Pescali22 Febbraio 2021
22 Febbraio 2021

Mezza Italia non vuole rinunciare alle vacanze nonostante la pandemia. Secondo quanto emerge dai dati di Unioncamere più del 50% degli italiani ha intenzione di fare almeno un viaggio nell’estate 2021, Covid permettendo. Tutto dipenderà dalle limitazioni in vigore e dall’andamento della curva epidemiologica, ma se ce ne fosse la possibilità un italiano su due sarebbe intenzionato a partire. Niente viaggi esoitici, oltre l’80% di chi pianifica un viaggio rimarrebbe entro i confini nazionali. Questi dati si evincono dalle più recenti rilevazioni dell’Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di Commercio di Isnart ed Unioncamere.

Le speranze cautamente ottimistiche di una parte del Paese tuttavia non cancellano gli effetti nefasti che la pandemia continua a produrre sul settore del turismo. Nel bilancio del 2020 le entrate hanno fatto registrare una contrazione di 53 miliardi di euro rispetto al 2019. Il calo dei ricavi è attribuibile alla forte riduzione dei flussi turistici internazionali, in modo particolare nei mesi estivi, dove si sono registrati picchi di meno 73% di presenze. Nel 2020 è rimasto invenduto il 75% delle camere alberghiere ed extralberghiere disponibili.

Il futuro inoltre appare tutt’altro che roseo. La crisi del turismo investirà anche il 2021. Nel primo trimestre di quest’anno l’analisi mostra come siano previste perdite, rispetto al 2019, pari a circa il 64% dei flussi italiani e dell’85% di quelli internazionali con una perdita netta nei ricavi di 8 miliardi di euro. Numeri eloquenti che descrivono un settore trainante dell’economia italiana che rischia di subire danni irreversibili.

La modesta ripresa dei mesi estivi dello scorso anno non è stata risolutiva, come non lo può essere quella di quest’anno, se rappresentata esclusivamente da turismo domestico, prevalentemente di vicinato. Le città d’arte, per esempio, lo scorso anno sono state quasi del tutto escluse dalla ripresa dei viaggi e rappresentano il 38% dell’indotto turistico nazionale.

Per il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, è necessario trovare risorse all’interno del budget di 32 miliardi stanziati per il turismo, attraverso una stretta collaborazione con le Regioni, messa nero su bianco attraverso la firma di un protocollo. “Si lavora tutti insieme, in squadra – spiega citando le parole del premier Draghi – per promuovere l’Italia nel mondo”.

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