Il Consiglio dei ministri ha approvato, a quanto si apprende da fonti di governo, il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo. Lo stop vale anche per i territori in zona gialla.
Resta valida nelle zone gialle e arancioni, la possibilità, una volta al giorno, di spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con figli minori di 14 anni. Questa possibilità non varrà più nelle aree rosse.
L’Italia resta divisa per fasce, ma si studia la modifica dei parametri. Le zone rosse non saranno allargate ai territori vicini ai focolai. Scongiurata quindi anche la possibilità di un’Italia completamente arancione, come suggerito dal Ministro della Salute Roberto Speranza: “Con le varianti continuare con le restrizioni è indispensabile”.
Il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha illustrato in Consiglio dei ministri le proposte messe a punto dalle Regioni per la gestione dell’emergenza Covid. Le richieste sono state poi inviate dagli uffici del ministro a tutti i ministeri.
Da domani intanto Ancona e altri 19 comuni delle Marche passeranno in zona arancione. Lo prevede un’ordinanza che il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli firmerà oggi e già annunciata tramite Facebook. Il provvedimento entrerà in vigore martedì 23 febbraio e sarà valido fino alle ore 24 di sabato 27.
La decisione è stata adottata dopo una videoconferenza con Valeria Mancinelli, presidente dell’Anci Marche e sindaco di Ancona, e i sindaci dei Comuni dell’area maggiormente colpita dalla pandemia. Acquaroli auspica collaborazione: “Comprendiamo di chiedere uno sforzo ulteriore a tanti cittadini, ma la tutela della salute deve essere la priorità di tutti noi”. A rischio zona rossa, secondo indiscrezioni, San Benedetto Val di Sambro, comune dell’appennino bolognese.