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L’accordo che non ti aspetti. Barilla si allea con McDonald’s e porta gli spaghetti nei suoi 464 ristoranti

di Fabio Grazzini23 Maggio 2013
23 Maggio 2013

Un connubio insolito, dove la qualità del cibo prodotto in Italia impreziosisce l’offerta del marchio della catena di fast food più famoso al mondo. Barilla e McDonald’s hanno infatti deciso firmare un accordo commerciale che vedrà l’azienda italiana fornire la propria pasta ai 464 Mc-ristoranti presenti sul territorio nazionale, rafforzando in questo modo la sua presenza sul mercato globale. Un’alleanza vantaggiosa per entrambi i soggetti dunque, che accorpando tradizione e modernità, posatezza e velocità, potrebbe far storcere il naso a molti puristi nostrani.

Dall’omologazione all’originalità. Eppure si tratta di un business enorme che entro il 2013 si prevede produrrà ricavi per oltre 10 milioni di euro, e che se avrà successo verrà certamente esportato nel resto d’Europa a partire da stati mediterranei come Francia, Spagna e Portogallo. Target principale dell’intera operazione, le donne adulte: coloro che non amando gli hamburger difficilmente oggi entrano nei fast food.
Entusiasta dell’intesa raggiunta Roberto Masi, amministratore delegato di McDonald’s Italia che spiega così la scelta strategica operata da una multinazionale che nell’ultimo anno è cresciuta del 5%, guadagnando un miliardo di euro: «In passato siamo stati descritti come la quintessenza della standardizzazione planetaria, adesso vogliamo invece avvicinarci ai gusti, ai sapori e alle abitudini italiane. Lo facciamo in molti dei Paesi in cui siamo presenti ma in Italia ci crediamo di più perché abbiamo la fortuna di poter dialogare con l’eccellenza dell’industria agro-alimentare».

Un contributo a crescere. Un legame, quello tra eccellenze italiane e McDonald’s, che ha avuto in passato importanti precedenti, coinvolgendo alimenti del calibro del Parmigiano Reggiano, della mozzarella, del formaggio Asiago e dello speck, ai quali non poteva davvero mancare la pasta. Per l’amministratore delegato della Barilla, Claudio Colzani, l’accordo infatti «è anche inteso, oltre ad aprire un nuovo canale di vendita, a diffondere un’alimentazione più sana e più equilibrata. Forniamo già la ristorazione tradizionale ma vogliamo adeguarci al cambiamento degli stili di vita e di conseguenza testare anche altre strade». Un’apertura agli yankee che contribuirà a raggiungere l’ambizioso obiettivo di raddoppiare nel giro di sette anni il fatturato dell’azienda, passando dagli attuali tre ai sei miliardi di euro. I punti vendita McDonald’s in Europa sono infatti 7mila, e ben 30mila nel mondo: una struttura capillare da non sottovalutare e da trattare alla stregua dei mercati emergenti di Asia e Brasile.

 

Fabio Grazzini

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