La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha citato l’Italia come esempio positivo per la campagna vaccinale, insieme a Polonia e Danimarca. “In Italia oltre il 4% della popolazione è stato vaccinato” ha detto durante il suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo. Ha poi criticato la stessa gestione europea dei vaccini per essere “arrivati in ritardo con le autorizzazioni”.
Dosi in arrivo per l’Italia ma le Regioni valutano l’acquisto in autonomia
Questa settimana l’Italia si prepara a ricevere il maggior numero di dosi dall’inizio della campagna vaccinale: 1,2 milioni sommando Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Le Regioni però insistono sulla carenza di sieri e gli assessori alla Salute incontreranno oggi l’Agenzia italiana del farmaco per richiedere l’approvazione del vaccino russo Sputnik. Dopo l’iniziativa del presidente del Veneto Luca Zaia, anche altre Regioni valutano l’acquisto delle dosi in autonomia. Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia le prime su questa linea, ma il rischio è che il prezzo di acquisto salga notevolmente rispetto a quello previsto per l’Unione Europea.
Vaccino AstraZeneca: per l’Aifa “richiamo dopo 12 settimane”
L’Aifa raccomanda che la seconda dose del vaccino AstraZeneca debba essere somministrata “idealmente nel corso della 12/a settimana” e comunque non prima delle dieci settimane dalla prima dose. É quanto indicato sulla nuova circolare del ministero della Salute. É iniziata la terza fase di sperimentazione per il vaccino della Johnson&Johnson, che dovrebbe essere autorizzato entro marzo dall’Ema. “É stato testato su varie fasce di età e latitudini nel periodo in cui il contagio era più elevato” spiega Massimo Scaccabarozzi, presidente di Janssen Italia “il che ci mette al riparo dalle varianti”.
Quarantena anche per i vaccinati
Il Ministero della Salute ha comunicato alle Regioni che dovrà rimanere in quarantena anche chi ha completato il ciclo di vaccinazione, in caso di contatto con un positivo al Covid. Dovranno trascorrere i consueti dieci giorni in isolamento anche gli immunizzati che abbiano ricevuto entrambe le dosi del siero anti-covid, per evitare nuovi contagi. Questa la direttiva ai governatori, a seguito della scoperta di tre medici, vaccinati ma risultati positivi al tampone.