La settimana si apre con un nuovo giro di consultazioni per Mario Draghi. Oggi a Montecitorio il premier incaricato incontrerà i piccoli partiti. Domani sarà il turno delle formazioni maggiori. L’obiettivo è quello di salire al Colle il prima possibile e giurare entro venerdì 12 febbraio.
Il secondo giro di consultazioni
Il programma di oggi si apre alle ore 15 con l’incontro con il gruppo Misto della Camera – Minoranze linguistiche e si chiude alle 17.30 con con il gruppo Per le Autonomie del Senato. Si entra quindi nel vivo della formazione del governo e le questioni da risolvere non mancano. La maggioranza dei partiti non dovrebbe porre veti, ma sarà fondamentale capire come l’ex presidente della Bce abbia intenzione di conciliare le necessità del Paese e le richieste che comunque verranno dai partiti.
Le prossime tappe
Mario Draghi già mercoledì sera potrebbe salire al Quirinale per riferire al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il risultato delle consultazioni. Il momento è delicato e Draghi è convinto che non ci sia tempo da perdere. Il giuramento entro venerdì sarebbe fondamentale per permettere al nuovo governo di affrontare già dall’indomani il suo primo decreto sanitario. Lunedì 15 febbraio è il giorno della scadenza per varie misure anti-Covid ed è necessario che per quella data il nuovo ministro della Salute possa predisporre le misure.
Conte “guida” i 5 Stelle
Il premier uscente Giuseppe Conte, nell’assemblea di ieri con i gruppi del Movimento 5 Stelle, ha ulteriormente aperto al governo Draghi. “È un interlocutore da prendere in seria considerazione. “Farò in modo di seguirvi passo dopo passo perché mi avete dato tanto”, ha poi aggiunto Conte. Nonostante gli elogi nel corso dell’assemblea e l’invito dello stesso fondatore del partito Beppe Grillo, l’ex premier non ha però intenzione di entrare nel nuovo governo. Il leader del partito Luigi Di Maio ha affidato ai social la sua riflessione al termine dell’assemblea. I 5 Stelle sono stati determinanti del Conte I e II, “e continueremo ad esserlo. Il Movimento in questi anni ha sempre mostrato serietà e responsabilità”.
Zingaretti blinda Draghi, Salvini propone modello Bertolaso
“Si apre una nuova fase”, ha dichiarato il leader del Partito democratico, Nicola Zingaretti. Il sostegno a Mario Draghi è sempre più sicuro e “nel Pd c’è unità assoluta su un punto che condivido anche io: con Draghi e con le nostre idee”, ha detto Zingaretti intervistato a Mezz’ora in più su Rai3. Il Partito democratico non è però compatto riguardo all’alleanza con la Lega. Ma il leader si giustifica e afferma che il Pd è sempre rimasto coerente con le proprie posizioni. “Salvini ha dato ragione al Pd, non ci siamo scostati noi” ha affermato Zingaretti, che accetta il cambio di prospettiva in chiave europeista da parte del Leader della Lega Matteo Salvini.
Questa mattina in conferenza stampa a Milano, Salvini ha dichiarato che il suo partito proporrà a Mario Draghi il modello Bertolaso. “Domani la priorità che porteremo al tavolo sarà soprattutto la salute. C’è un modello lombardo che è il più avanzato”.