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HomeCronaca Vaccino, domani la scelta dell’Ema su AstraZeneca. Continua lo scontro con l’Ue

Domani la scelta dell'Ema
sul vaccino AstraZeneca
Continua lo scontro con l'Ue

Rassicuranti i dati del Bambino Gesù

in arrivo dosi da Pfizer e Moderna

di Luca Sebastiani28 Gennaio 2021
28 Gennaio 2021

È prevista per domani la decisione dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) sul via libera al vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca. Pascal Soriot (ad dell’azienda) ha dichiarato che se venisse approvato, verrebbero consegnate entro febbraio 17 milioni di dosi all’Unione Europea, di cui 2,5 destinate all’Italia. Nonostante le rassicurazioni continua lo scontro tra gli Stati membri e il colosso britannico-svedese sul ritardo della fornitura delle dosi. Dopo le parole di Soriot, che ha sottolineato di non avere al momento nessun obbligo particolare nei confronti dell’Unione, la Commissione ha intimato di pubblicare il contratto firmato per la gestione del vaccino. Non sembrano esserci soluzioni possibili in vista per i ritardi accumulati. Dal Regno Unito il ministro britannico Michael Gove ha detto che Londra è pronta ad aiutare l’Ue ma che le loro dosi sono blindate.

Il commissario Domenico Arcuri in una lettera alle Regioni ha preannunciato la disponibilità di altre 2.405.430 nuove dosi, che arriveranno tra l’8 e il 22 febbraio da Pfizer e Moderna. Numeri possibili grazie al ritorno a pieno regime della produzione del suo stabilimento belga della Pfizer comunicato dall’azienda.

Arrivano i primi risultati sulle vaccinazioni 
Nel frattempo i dati del primo monitoraggio effettuato all’Ospedale Bambino Gesù di Roma fanno ben sperare. Il 99% dei vaccinati (tra gli operatori sanitari) ha sviluppato, dopo 21 giorni, gli anticorpi necessari contro il coronavirus, mentre dopo sette giorni dalla seconda dose (inoculata a 1425 persone) la percentuale sale al 100%.

Da domenica nuove colorazioni per le regioni
Dal 31 gennaio ci sarà un nuovo cambio nelle colorazioni delle regioni italiane. Secondo le prime indiscrezioni, in attesa dei dati del monitoraggio di domani dell’Istituto Superiore della Sanità, la Lombardia dovrebbe rimanere arancione almeno per un’altra settimana e rischierebbero anche il Lazio e il Piemonte. Veneto, Emilia-Romagna e Calabria potrebbero invece diventare zone gialle. Tutte le decisioni in merito saranno comunque ufficializzate dall’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.

L’andamento dell’epidemia
Ieri, in Italia si sono registrati 15.204 nuovi contagi e 467 decessi. Il Ministero della Salute ha comunicato anche il numero dei tamponi eseguiti (divisi tra molecolari e antigenici) che sono stati 293.770. Rispetto al giorno precedente si è verificato un aumento del tasso di positività (5,17% rispetto al 4,1%). Le persone attualmente positive scendono a 477.969, meno 4448 rispetto al 26 gennaio.

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