HomeCronaca Rapinano una gioielleria a Milano e lanciano molotov, Alfano promette rinforzi

Rapinano una gioielleria a Milano e lanciano molotov, Alfano promette rinforzi

di alessio.perigli22 Maggio 2013
22 Maggio 2013

Sono entrati incappucciati, hanno devastato la gioielleria e hanno lanciato delle molotov per garantirsi la fuga. Una tecnica collaudata (eccetto il lancio di bottiglie incendiarie) ha permesso ai rapinatori di portare a casa il bottino. Ieri, al centro di Milano, è scoppiato il panico tra i passanti.
I precedenti. Il negozio rapinato è il famoso Franck Muller, che si trova nel così detto “quadrilatero della moda” (una delle zone più prestigiose del mondo dove si concentrano boutique, showroom di design, arredamento ecc.). Il 15 settembre 2001 la gioielleria fu rapinata, operazione che fruttò ai banditi ben due miliardi e mezzo di vecchie lire. L’ultimo colpo risale al febbraio scorso, in modo analogo: i malviventi entrano, sfasciano il negozio, sprangano i dipendenti e arruffano tutto quello che possono. Il proprietario, un uomo di origine armena di nome Miki Banayan, in entrambe le circostanze ha tentato un  fallimentare inseguimento dei rapinatori.
Il bilancio. I due malcapitati dipendenti presi a sprangate fortunatamente non sono in condizioni gravi: il primo, addetto alla sicurezza  ha un’emorragia alla milza e lamenta dolori addominali, mentre il secondo, un 58 enne di origine libica, è stato medicato sul posto e ora è in buono stato di salute.
La querelle tra Alfano e il Siap. La rapina è avvenuta nello stesso giorno in cui si è tenuto un eccezionale Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza del ministro dell’Interno. In seguito all’ennesimo furto, Alfano ha deciso di inviare ulteriori 140 agenti per garantire maggiore sicurezza in città e ha parlato inoltre dell’utilizzo dei militari nei presidi fissi. Ma il Siap (il sindacato della polizia), tramite il suo segretario nazionale Enzo Delle Cave ha espresso il suo disappunto: «Un centinaio di uomini in più sono meglio di niente – ha sostenuto Delle Cave – ma secondo voi  per avere maggior sicurezza in città serve più un aiutino emergenziale o far lavorare bene i 4.000 poliziotti che già ci sono, con mezzi spesso inadeguati, e con il morale a terra?».

 

Alessio Perigli

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