Il Milan, con la vittoria di ieri contro il Cagliari, conferma il primo posto in classifica e conquista un respiro dall’Inter. Migliore in campo lo svedese Zlatan Ibrahimović che con la sua doppietta e il suo carisma ha guidato la squadra dopo due mesi di assenza dal campo.
Classe 1981, 39 anni e tutto da voler ancora dimostrare Ibra è un calciatore modello che anche questa volta porta a casa una pagella positiva. Dal suo ritorno infatti sono stati 12 i gol segnati (è al nono di fila da titolare) in 8 presenze e cinque le doppiette fatte. Sono bastati sette minuti sia dal fischio di inizio primo tempo che da quello del secondo, prima che il risultato del tabellino di Cagliari-Milan cambiasse in favore dei rossoneri grazie ai suoi piedi e ai suoi nervi saldi. La riappacificazione con il dischetto, dopo che il centroavanti era stato dichiarato il giocatore dei top 5 campionati europei 2020-2021 con più errori dagli undici metri considerando tutte le competizioni. La voglia di superare un possibile blocco mentale e smentire le critiche esterne lo hanno spinto a sostituire il rigorista designato Frank Kessié ,ottenendo un risultato positivo per sé e per i milanisti. “Finora stiamo facendo bene, siamo quasi a metà, ora iniziano le partite più difficili, sarà un calendario molto duro”, queste le parole di Zlatan dopo la gara.
Nel frattempo Mario Mandzukic ha raggiunto la sede del Milan per firmare il contratto con il club rossonero. Il croato, che ieri ha svolto le visite mediche, si legherà al team fino a fine stagione con opzione di rinnovo in caso di qualificazione alla Champions League. L’attaccante vestirà la maglia numero 9 e potrebbe essere già convocato per la sfida di sabato contro l’Atalanta.