Il Covid-19 cambia le carte in tavola anche per la Formula 1. La Fia, Federazione Internazionale dell’Automobile, ha annunciato che la pandemia ha reso impossibile iniziare il campionato da Melbourne, come di consueto e che pertanto la stagione partirà dal Bahrein il 28 marzo, una settimana più tardi del previsto. La gara australiana, tuttavia, è in programma per il prossimo 21 novembre e sarà la terz’ultima corsa della stagione, che si chiuderà poi il 12 dicembre ad Abu Dhabi.
In tutto saranno 23 le corse previste da calendario, per quello che, al momento, si configura come il campionato con il più alto numero di gare di sempre. Tra queste anche un grande ritorno: il Gran Premio di Imola.
La sfida, tutta italiana, si correrà il 18 aprile, per la gioia di tifosi e non. Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore delegato di F1, ha commentato entusiasta questo ritorno: “Siamo molto contenti di annunciare il ritorno di Imola. Naturalmente la situazione legata al Covid-19 è fluida ma abbiamo le competenze per correre in sicurezza anche nel 2021”. Stessi toni gioiosi sono stati usati dal presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “Abbiamo lavorato per riportare il Gran Premio a Imola. Ci auguriamo che entro metà aprile ci possa essere almeno una timida ripresa degli ingressi, ma in questo momento la cosa più importante è poter dire che abbiamo vinto la sfida”. Sulla questione si è espresso anche il sindaco di Imola, Marco Panieri, spiegando che sono pronti “protocolli speciali, con tribune e spazi dedicati, qualora ci fosse la possibilità di far entrare il pubblico ad assistere al Gran Premio”.
Confermata anche la gara di Monza, il 12 settembre, con la quale raddoppiano le date italiane del campionato. A 14 anni dall’ultima edizione del Gran Premio di San Marino, dunque, l’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari”, è pronto a ripartire. Incerto, invece, la gara in Cina, per la quale è stata chiesta una nuova data nella seconda metà dell’anno.
