Aumenta l’indebitamento pubblico nel 2020. Nel terzo trimestre dell’anno il rapporto deficit-Pil è balzato al 9,4% dal 2,2% dell’anno precedente. Complessivamente, nei primi tre trimestri del 2020, le amministrazioni pubbliche hanno registrato un indebitamento netto pari al 10,1% del Pil, in deciso aumento rispetto al 2,8% del corrispondente periodo del 2019.
A renderlo noto è l’Istat, aggiungendo che in termini assoluti il peggioramento è dovuto alla coesistenza di due fenomeni: da una parte la riduzione delle entrate e dall’altra il consistente aumento delle uscite, dovuto alle misure di sostegno introdotte per contrastare gli effetti dell’emergenza economica e sanitaria su famiglie e imprese.
D’altro canto il reddito disponibile delle famiglie e il potere d’acquisto, dopo il forte calo registrato nel secondo trimestre, hanno segnato un aumento considerevole, raggiungendo livelli di poco inferiori a quelli del terzo trimestre del 2019. Il netto recupero dei consumi nel terzo trimestre del 2020 ha determinato “una sensibile riduzione del tasso di risparmio che, però, rimane comunque a livelli molto superiori a quelli medi”, commenta l’Istat.
Nello specifico, nel terzo trimestre 2020, il reddito disponibile delle famiglie italiane è aumentato del 6,3% rispetto al trimestre precedente, il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto del 6,6%, mentre la spesa per consumi è salita del 12,1%. Di conseguenza, la propensione al risparmio è stata pari al 14,6%, in diminuzione di 4,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ma comunque in crescita di 6,5 punti rispetto allo stesso periodo del 2019.