È stata un’intraprendenza non comune quella che nel 2008 haspinto due giovani ciclisti ungheresi, Thomas Simon e Roland Ruff, a fondare a Roma “Eadessopedala”, una delle prime aziende italiane di corrieri in bicicletta. Colpiti da tanta determinazione poniamo a Thomas alcune domande.
Com’è nata l’idea delle consegne in bici?
«Dal trasformare in impiego una passione, quella ciclistica, che mio padre mi ha insegnato a coltivare sin da bambino. L’interesse per le consegne si è poi sviluppato durante gli anni universitari a Torino, lavorando, unico nella ditta a farlo in bici, come pony-express».
Puoi fotografare la situazione attuale dell’azienda?
«La nostra è un’impresa che anno dopo anno, a dispetto della crisi, ha continuato imperturbabile a crescere, facendosi apprezzare da sempre più clienti in tutta la città (tra i quali spiccano aziende agroalimentari, negozi ecosostenibili, società cinematografiche, commercialisti e notai). Attualmente siamo 9 corrieri, e ci facciamo un vanto di consegnare pacchi non solo in modo ecologico, ma anche in tempi molto rapidi».
Quali mezzi utilizzate normalmente per le consegne?
«Oltre a quelle canoniche, in questo lavoro sono fondamentali le biciclette-cargo Bullit, capaci di trasportare 9-10 pacchi dal peso complessivo di 120 chili e sulle quali abbiamo puntato molto dotandoci già da tempo di ben 6 esemplari».
Progetti futuri?
«Il nostro sogno nel cassetto è quello di consorziarci con i corrieri in bici delle altre città italiane per collaborare attivamente con le Ferrovie dello Stato, esattamente come fanno oggi gli organizzatissimi colleghi svizzeri».
Fabio Grazzini