74,3 miliardi di euro saranno destinati alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica dell’Italia. Lo si apprende dalla bozza del piano di ripresa e resilienza “Next Generation Italia” che doveva essere presentato ieri nel Consiglio dei ministri. L’incontro, che doveva deliberare sulla gestione dei 209 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea, è saltato sia perché il giorno prima la ministra degli Interni Luciana Lamorgese è risultata positiva al Covid, sia per la forte opposizione di Matteo Renzi e del suo partito, Italia Viva. Il Consiglio verrà convocato solo dopo il delicato passaggio di oggi in Camera e Senato sulla riforma del Mes.
Nella bozza, lunga 125 pagine e divisa in quattro parti, si parla degli obiettivi, degli investimenti, del monitoraggio e dell’impatto economico del piano, per un totale di 196 miliardi di euro.
Le macro-aree oggetto del documento sono digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, a cui saranno destinati 48,3 miliardi; rivoluzione green e transizione ecologica, che presenta la quota maggiore di investimenti, pari a 74,3 miliardi; infrastrutture e mobilità sostenibile, per un totale di 27,7 miliardi.
19,2 andranno a istruzione e ricerca, mentre per la parità di genere e la coesione sociale e territoriale il Governo ha intenzione di stanziarne 17,1. Infine, per gli investimenti in materia di sanità, il documento prevede una somma di 9 miliardi di euro. Quest’ultimo aspetto fa discutere, con il ministro al ramo, Roberto Speranza, che invoca maggiore attenzione, anche in virtù dell’evidente pressione sulle strutture sanitarie del Paese, messe a dura prova dalla pandemia.
Emerge una particolare attenzione alla transizione ecologica e alla digitalizzazione del paese, anche se lo stallo all’interno della maggioranza potrebbe far slittare la presentazione del piano in sede europea. Uno scenario che l’Ue, Germania in primis, vorrebbe evitare.