Sta migliorando l’apprendimento della matematica degli studenti italiani. È quanto emerge dal rapporto Timss (Trends in International Mathematics and Science Study), ovvero l’indagine promossa dalla Iea (International association for the Evaluation of Educational Achievement) sulle competenze matematiche dei bambini dalla quarta elementare alla terza media.
Non solo risulta che i bambini migliorano nella materia rispetto al passato, ma si registra anche che l’Italia scala la classifica grazie soprattutto al miglioramento della capacità delle bambine. Queste infatti hanno riportato risultati significativamente superiori alle aspettative, anche se ancora al di sotto di quelli dei loro compagni, ma migliorando di 12 punti le loro risposte hanno trascinato in alto il punteggio italiano (515) ben al di sopra della media internazionale che è di 500 punti.
“Sono i primi segnali che l’attenzione al problema sta funzionando”, spiega il direttore Invalsi Roberto Ricci, mentre la presidente Annamaria Ajello invita le scuole a fare tesoro dei dati, specie dopo questi mesi di difficoltà: “È prevedibile che la Dad della scorsa primavera abbia lasciato un danno, ma Timss ci indica dov’eravamo e dove possiamo tornare”.
Sebbene le differenze si stiano attenuando nel tempo, essendo l’Italia il paese a migliorare di più in vent’anni, resta comunque un divario territoriale tra Nord e Sud: Nord e centro Italia sono oltre 520 punti, mentre Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna sono al di sotto della media a 498 punti già alle elementari.
Nel confronto con l’estero invece, i risultati degli studenti italiani tendono ad appiattirsi appena al di sotto della media internazionale. I bambini italiani sono lontanissimi dai “genietti” di Singapore, Hong Kong, Corea e Giappone, ben al di sotto dei giovani studenti finlandesi e inglesi, a un passo dai tedeschi e ben sopra Spagna e Francia.