Due cittadini tunisini avrebbero percepito in modo illecito il reddito di cittadinanza per finanziare il terrorismo. Per questo sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza di Bologna. I due – un 33enne che vive a Ferrara e un 50enne che vive in Francia – sarebbero responsabili di aver finanziato con i soldi presi dallo Stato un foreign fighter, segnalato dalle autorità del Belgio.
I tunisini hanno dichiarato posizioni reddituali e lavorative non veritiere e ora saranno costretti a restituire la cifra percepita. L’importo sottratto alle casse dello Stato italiano ammonta a 12mila euro. I soldi sarebbero stati trasferiti attraverso un servizio di money transfer in provincia di Ferrara.
L’attività investigativa condotta sotto la direzione del procuratore Antonio Gustapane è nata da alcune segnalazioni per operazioni sospette. Le indagini delle Fiamme Gialle si sono svolte attraverso l’analisi dei flussi dei conti correnti bancari. Si è anche fatto ricorso agli strumenti di cooperazione internazionale messi a disposizione dall’Europol attraverso il Terrorism finance tracking programme.
Il foreign fighter islamico è iscritto nelle liste antiterrorismo del Paese e di lui ancora nessuna traccia, ma si sa che lo scorso aprile era in Tunisia. Ora si attendono le mosse della Procura, che potrebbe aprire un’inchiesta per terrorismo.
Stamattina la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini è intervenuta dicendo che “la notizia le supera tutte: siamo ben oltre l’inconcepibile”. Il partito guidato da Silvio Berlusconi chiede ora criteri più rigidi perché il sussidio arrivi solo a chi ne ha effettivamente bisogno.