In questi giorni in Parlamento si sta lavorando per garantire “anche a professionisti e autonomi contributi a fondo perduto legati al calo del fatturato”, lo afferma il senatore Vincenzo Presutto del Movimento 5 stelle.
Rinvio della dichiarazione dei redditi con scadenza il 30 novembre e una rottamazione per le procedure fallimentari. Sono questi alcuni degli argomenti che andranno nel decreto Ristori. Si tratterà di indennizzi per quelle realtà che hanno continuato a operare, che si tratti di aziende o di studi professionali, ma che abbiano subito un calo del fatturato, a causa della situazione di emergenza sanitaria, da calcolare su più mesi o addirittura sull’anno.
La viceministra dell’economia e delle finanze Laura Castelli annuncia mezzo miliardo di euro ai comuni per contrastare il calo delle entrate e assicura che il governo stanzierà immediatamente altre risorse per eventuali nuovi ristori. “Serve una misura – aggiunge – per ristorare le attività che, pur non avendo chiuso, in questi mesi hanno subito un calo di fatturato importante”.
Intanto nella giornata di ieri, il segretario della Lega, Matteo Salvini, è intervenuto alla trasmissione Porta a Porta su Rai 1 proponendo un condono edilizio, fiscale e tombale. In questo modo, assicura il leader del Carroccio, “verrebbero fuori parecchie decine di miliardi. In tempo di guerra bisogna mettere in campo tutto quello che c’è”.
Salvini propone anche di sospendere subito le scadenza fiscali: “Ci sono interi settori produttivi che non riaprirebbero più se ci fosse un lockdown totale. Ora si sospendano le scadenze fiscali che sono ancora fissate al 30 novembre, almeno per quest’anno lasciamo perdere”. Poi continua ribadendo la sua disponibilità ad incontrare il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “A Conte dico che domani, se serve, sono pronto a vederlo a Palazzo Chigi, per ragionare sui decreti ristori due, tre. È da giugno che dice ci vediamo a Palazzo Chigi”.