Nella giornata di ieri è stato pubblicato dalla Santa Sede il Rapporto su Theodore McCarrick, ex cardinale e arcivescovo di Washington, dimesso dallo stato clericale a seguito dei suoi abusi su minori.
La verità è contenuta nel testo di oltre 400 pagine pubblicato dalla Santa Sede, dopo due anni di indagini negli archivi della Segreteria di Stato, di diversi dicasteri della Curia Romana (Dottrina della Fede, Culto divino e disciplina dei Sacramenti, Vescovi e Clero), della Nunziatura negli Usa e nelle diocesi in cui l’ex porporato svolse il suo ministero. Nel testo si trovano inoltre novanta testimonianze, raccolte tra maggio 2019 e ottobre 2020: intervistati inoltre cardinali e vescovi degli Stati Uniti, funzionari della conferenza episcopale statunitense, ex seminaristi, sacerdoti e vari segretari dell’ex cardinale. Sono state ascoltate molteplici persone che hanno avuto contatti con McCarrick in alcune interviste, dove vengono descritti una serie di comportamenti che includono abusi e aggressioni sessuali, attività sessuali non volute, contatti fisici intimi e condivisioni dello stesso letto senza contatti fisici. Vengono citati anche numerosi abusi di autorità e di potere effettuati dallo stesso McCarrick.
“Il Rapporto riguardante l’ex cardinale, pubblicato dalla Segreteria di Stato, non ha tuttavia come scopo quello di accertare i crimini commessi dallo stesso McCarrick, quanto piuttosto comprendere come mai un personaggio con simili riprovevoli condotte sia potuto arrivare a ricoprire un ruolo così importante nella gerarchia ecclesiastica.” Lo afferma il segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, in una dichiarazione diffusa insieme al Rapporto, perché in futuro si assicuri maggiore attenzione alla tutela dei minori.
Intanto nella giornata odierna Papa Francesco, al termine dell’udienza generale, è intervenuto dichiarandosi vicino simbolicamente alle vittime che hanno subito questi abusi e rinnova l’impegno della Chiesa al fine di “sradicare questo male”.