Hanno fatto in modo che la Lombardia Film Commission pubblicasse un “avviso di ricerca immobiliare” costruito “ad hoc” sulle “caratteristiche” del capannone di Cormano, nel Milanese, che poi venne scelto come futura sede della fondazione e acquistato per 800mila euro. E’ l’ipotesi di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” contestata, tra gli altri, all’ex presidente della fondazione Alberto Di Rubba e al commercialista vicino alla Lega, Michele Scillieri, nell’inchiesta che ha portato al fermo di Luca Sostegni, presunto “prestanome” di Scillieri. Lo stesso Sostegni doveva arrivare in Brasile, dopo una fuga rocambolesca per sfuggire alla giustizia italiana, ed è invece stato fermato dalla polizia prima di partire.
Sostegni è accusato di peculato ed estorsione, reati legati alla vendita dell’immobile di Cormano all’ente Lombardo. Nell’inchiesta sono indagati per peculato anche i commercialisti, vicini al Carroccio, Antonio Di Rubba e Andrea Manzoni, entrambi collegati al tesoriere leghista Giulio Centemero, che però non è indagato. Nel fascicolo anche il nome di un altro commercialista, Michele Scillieri, amministratore della Futuro Partecipazioni, a cui erano intestate le quote di Andromeda, una delle società ‘nel mirino’ dei pm che puntano ad individuare la “destinazione finale” dei flussi di denaro. Anche Scillieri ha un legame con il mondo leghista: nel suo studio è stata registrata la Lega Per Salvini Premier. Una brutta grana per il segretario e leader del Carroccio.