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HomeCronaca Omicidio Vannini, dopo 5 anni si cerca ancora la verità

Omicidio Marco Vannini
Da oggi al via a Roma
il processo d'appello bis

Il giovane ucciso a casa della fidanzata

Già condannato a 5 anni Antonio Ciontoli

di Francesco Muccino08 Luglio 2020
08 Luglio 2020

Alcuni manifestanti con uno striscione e dei cartelli per chiedere giustizia durante il primo giorno del nuovo processo d'appello al Tribunale di Roma per la morte di Marco Vannini, Roma, 8 luglio, 2020. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

È fissata per il 9 settembre la prossima tappa per il processo sulla morte di Marco Vannini, il ragazzo ucciso a 20 anni il 17 maggio del 2015 da uno sparo della pistola di Antonio Ciontoli, padre della sua ragazza Martina, mentre era ospite nella loro casa di Ladispoli.

La Corte d’appello d’assise sentirà Viola Giorgini, allora ragazza di Federico Ciontoli, il fratello di Martina, e unica testimone oculare di quanto accaduto quella notte del 2015. Dovrà raccontare la verità sui fatti in qualità di testimone. Stabilito anche il calendario del processo: salvo imprevisti, la sentenza è fissata per il 23 settembre.

Dopo aver annullato la sentenza del gennaio 2019, e ridotto la pena ad Antonio Ciontoli da 14 a 5 anni, oggi ha avuto inizio il processo bis di secondo grado disposto dalla Cassazione: “Ci aspettiamo giustizia e verità per Marco”, ha detto Marina Conte, madre del giovane ucciso, appena arrivata in Corte d’Appello assieme al marito Valerio.

Il procedimento è iniziato con una dichiarazione spontanea di Federico Ciontoli, anche lui imputato, che a proposito di quella notte ha affermato di aver “chiamato i soccorsi pensando che si trattasse di uno spavento, figuriamoci se non l’avrei fatto sapendo che era partito un proiettile”. Il giovane ha poi aggiunto che il padre “diceva che Marco si era spaventato per uno scherzo, e io gli credetti perché non c’era nessuna ragione per non farlo”.

Nel nuovo processo, i legali della famiglia Vannini hanno chiesto l’acquisizione della testimonianza della vicina di casa, di riascoltare le intercettazioni attraverso mezzi sofisticati mai usati prima e di acquisire uno studio sulle ultime parole dette da Marco prima di morire.

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