Mentre l’Italia esce lentamente dall’emergenza Covid-19, la tensione sale alle stelle. Con tanta paura e qualche conseguenza: tre scorte assegnate a importanti esponenti politici in meno di 24 ore. Tra le critiche durissime all’operato della giunta regionale lombarda e la nascente commissione d’inchiesta, negli ultimi giorni sono arrivate anche le minacce al presidente Attilio Fontana. Abbastanza gravi – secondo la prefettura di Varese – da metterlo da due giorni sotto scorta. La misura è stata decisa dopo che “il clima intorno al governatore lombardo si è fatto incandescente”. Sono stati realizzati due murales firmati dai Carc – comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo -, a Milano, su cui Fontana viene apostrofato come “assassino”. Poi una pioggia di minacce sul web. Il governatore è seguito da un’auto di scorta con un agente, che configura un provvedimento “di quarto livello”.
Ieri era arrivata la notizia della scorta assegnata al viceministro della Salute, il grillino Pierpaolo Sileri, dopo minacce e pressioni subite. Diversi i tentativi di corruzione ricevuti per la sua attività politica e la destinazione dei fondi pubblici per l’emergenza Covid. Da qualche giorno anche la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, è stata messa sotto protezione: troppi insulti e minacce sui social network, sarà seguita dagli uomini della Guardia di Finanza.
“Bisogna abbassare i toni e la politica, per prima, deve dare il buon esempio – scrive il ministro Luigi Di Maio su Facebook -. Ognuno è giusto che esprima le proprie idee, il confronto è sempre sano e democratico, ma trovo inqualificabili gli insulti sessisti che sono stati rivolti nelle ultime settimane alla ministra Azzolina”. L’ex capo politico del Movimento 5 Stelle si schiera accanto alla sua collega: “Lucia è stata attaccata e minacciata, tanto che da qualche giorno le è stata assegnata anche una scorta. A lei va la mia totale vicinanza”. Poi il ministro degli Esteri esprime tutta la sua preoccupazione per il momento: “C’è un rischio esasperazione e tensione sociale che può esplodere nel Paese”.
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Fontana ha commentato personalmente la questione su Facebook, dopo che era stata rilanciata da diversi giornali: “Alcuni quotidiani oggi scrivono che mi è stata assegnata la scorta. Confermo la notizia e sottolineo che non si tratta di una richiesta, ma di una decisione posta in essere dalle autorità competenti – scrive il governatore -. Per me non cambia nulla, il mio lavoro prosegue con la stessa determinazione di sempre. Per il bene dei lombardi e della Lombardia”.
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“Stiamo raccogliendo decine e decine di minacce sui social network, sono tantissime e fanno parte di questo clima d’odio”, spiega l’avvocato Jacopo Pensa, difensore di Fontana. Il legale ha chiarito che nei prossimi giorni finirà di completare la raccolta delle minacce e poi depositerà una denuncia in Procura a Milano.
Oggi ci sarà una manifestazione alle 17.30 davanti la sede della Regione Lombardia, e ci saranno anche i Carc. All’iniziativa, che si svolgerà “in sicurezza”, hanno aderito fra gli altri i Cub Milano, Medicina democratica, Non una di meno, Mai più lager – No cpr, la federazione anarchica e sinistra anticapitalista. “Saremo sotto la Regione non solo per parlare di sanità pubblica e di responsabilità, ma anche di persone spaventate, scioperi vietati, uso dello smartworking senza le dovute tutele, rivendicazioni messe in un angolo per mesi”.