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Merce venduta e mai spedita
quante truffe e speculazioni
su dispositivi di protezione

In tutta Italia mascherine contraffatte

detersivi spacciati per disinfettanti

di Giorgio Saracino27 Maggio 2020
27 Maggio 2020

Un fermo immagine tratto da un video della polizia mostra l'operazione che ha portato al sequestro di quattromila mascherine Ffp2 irregolari a Cagliari, 13 maggio 2020. ANSA/POLIZIA EDITORIAL USE ONLY NO SALES

A finire vittime di truffe online sono stati in tanti. Tra loro anche la giornalista Milena Gabanelli, che attraverso i canali social del Dataroom del Corriere della Sera ha denunciato apertamente Hyperztech, un sito su cui lei stessa a metà marzo ha acquistato per 60 euro quattro mascherine, che non sono mai arrivate.

A proposito di merce non consegnata, a Caserta durante il mese scorso due presunti truffatori sono stati denunciati dalla Guardia di finanza con l’accusa di aver pubblicizzato online la vendita a prezzi bassi di mascherine e igienizzanti, mai inviati ai clienti, guadagnando in meno di una settimana 100mila euro.

Milioni di falsi Dpi sono stati invece sequestrati durante il lockdown: l’ultimo caso si è registrato a Frosinone, dove le fiamme gialle hanno denunciato tre persone e preso in custodia un milione di mascherine, vendute come Dispositivi di protezione individuale con false indicazioni di conformità e un marchio Ce contraffatto.

Non è andata diversamente nel Barese, dove sono state sequestrate in maniera preventiva somme di denaro pari a circa 24mila euro a un esercente proprietario di un’attività di commercio all’ingrosso di ferramenta, con sede ad Altamura. L’uomo è indagato per manovre speculative e truffa aggravata, in relazione alla vendita di mascherine. Già a marzo, peraltro, in 23 comuni delle province di Bari e BAT, erano stati sequestrati 38mila prodotti – mascherine, gel e salviette per le mani – per un valore complessivo di 250mila euro.

Ma non solo mascherine: a Capaci, in provincia di Palermo, i finanzieri hanno sequestrato 195 confezioni di normale prodotto detergente per le mani, venduti però come disinfettanti. A Roma invece alcuni detersivi sono stati messi in vendita da due commercianti come igienizzanti per le mani. Sono stati denunciati per frode e manipolazione di prodotti destinati al commercio in modo pericoloso per la salute pubblica.

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