HomePolitica Polemiche sulla proposta degli assistenti civici. Replica del ministro Boccia

Caso assistenti civici
impazza la polemica
Milano frena la movida

Critiche da maggioranza e opposizioni

Sala vieta alcol da asporto dopo le 19

di Francesco Muccino26 Maggio 2020
26 Maggio 2020

È polemica sulla proposta del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia di reclutare 60mila assistenti civici per sorvegliare i luoghi a rischio assembramenti nelle città.

Il premier Giuseppe Conte prova a placare le tensioni nella maggioranza convocando un vertice questa mattina a Palazzo Chigi, dove si è discusso anche sul ruolo degli assistenti civici. Oltre ai capi delegazione, alla riunione parteciperanno lo stesso Boccia e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. La titolare del Viminale sostiene addirittura di non essere stata informata dell’iniziativa sul bando per gli assistenti.

Dal canto suo il ministro Boccia rimane perplesso sulle reazioni nel governo, sottolineando come l’idea sia pensata a sostegno dei sindaci in difficoltà e ribadendo che la sua “non è una fuga in avanti”, come sostenuto dagli alleati di governo del Movimento 5 Stelle. Critiche anche dalle opposizioni, con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che parla di una “deriva autoritaria del governo”; dello stesso avviso il segretario della Lega Matteo Salvini, che ritiene gli italiani meritevoli di fiducia e non “di controllori, ispettori o droni alle calcagna”. Parole etichettate dallo stesso Boccia come “una evidente strumentalizzazione politica” della questione.

Sono dubbiosi anche alcuni governatori. Per il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti “sarebbe stato più opportuno dare risorse ai sindaci”; dello stesso avviso Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, che sostiene il bisogno di “fare un’opera forte di sensibilizzazione”.

Sul ruolo degli assistenti civici, il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli sottolinea come i volontari “non avranno un ruolo di controllo” e “continueranno a essere degli assistenti, degli agevolatori”. E anche per il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera Federico Fornaro il loro sarà un ruolo di “sostegno ai Comuni”.

Comuni che, nel frattempo, potrebbero prendere iniziative autonome. A Milano da oggi parte la stretta sulla movida, vietando – a partire dalle 19 – la vendita di alcolici da asporto in bar e negozi, nel tentativo di evitare nuove assembramenti come quelli dello scorso weekend: “Non vogliamo fare gli sceriffi o i giustizieri della notte ma non possiamo rimanere impassibili di fronte alle situazioni che stiamo vedendo”, ha affermato lo stesso sindaco Beppe Sala in un video.

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