Durante il lockdown, le proteste dei manifestanti pro democrazia a Hong Kong si erano arrestate. Ora, con il calo dei contagi e l’alleggerimento della misure di distanziamento sociale, gli attivisti sono di nuovo tornati in piazza: dal 26 aprile ci sono state già alcune manifestazioni, più e meno pacifiche, nella città-stato.
Il governo cinese ha dunque annunciato l’introduzione di nuove leggi in materia di sicurezza nazionale, che metterebbero definitivamente fine alle proteste pro democrazia nella città-stato. Per gli attivisti, la mossa di Pechino viola la costituzione del paese. E le manifestazioni continuano.
Le tensioni stanno inoltre mettendo in difficoltà i mercati asiatici, trascinando sotto il 4% la borsa di Hong Kong.