Ancora ritardi in Italia sull’erogazione statale della cassa integrazione ordinaria e in deroga, ma intanto i livelli di aprile, come ha certificato l’Inps, segnano un record: in un solo mese sono state erogate 835 milioni di ore, con il 98% delle richieste legate al Covid-19.
Il numero si avvicina alle mille ore di cassa integrazione autorizzate in un anno all’inizio della grande crisi economica nel 2009. La crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 è pari a un incredibile +2953%. L’Osservatorio sulla cassa integrazione fa notare il boom della cassa ordinaria (+9.509%) e di quella in deroga (+239.056%) legate all’emergenza, e un calo della straordinaria (-30,3%). Le ore complessive nei primi quattro mesi del 2020, allora, diventano 834 milioni, con un aumento dell’815% rispetto all’anno scorso.
Sempre l’Inps ha certificato poi l’aumento delle domande di disoccupazione a marzo con circa 144.000 richieste, +37,2% rispetto allo scorso anno. Per i lavoratori autonomi intanto sta arrivando la seconda rata dell’indennità riferita ad aprile. L’Istituto ha messo automaticamente in pagamento i 600 euro per 1,4 milioni di lavoratori autonomi, mentre per gli altri i pagamenti dovrebbero arrivare tra venerdì 22 (altri 400.000) e lunedì 25 (altri due milioni).
Intanto dal premier Giuseppe Conte arriva una rassicurazione per chi ancora non ha ricevuto soldi dallo Stato e non ha avuto la possibilità di anticipo da parte dei datori di lavoro. “Grazie al Decreto Rilancio – ha spiegato in vari colloqui presenti sui giornali di oggi – semplificheremo le procedure per l’erogazione della cassa integrazione in deroga e consentiremo all’Inps di anticipare il 40 per cento delle somme spettanti al lavoratore entro due settimane dalla presentazione della domanda”.